Birra, Asahi compra la Pilsner: ora è giapponese
13 Dicembre 2016
I giapponesi di Asahi fanno shopping in Est Europa. Il colosso della birra ha comunicato stamani di aver raggiunto un accordo per acquistare per 7,3 miliardi di euro (900 miliardi di yen) alcuni brand di Ab Inbev (anche posseduti tramite Sab Miller) in Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Romania. Asahi, i cui titoli stamani hanno ceduto oltre il 6% a Tokyo e prevede di chiudere il deal entro la prima metà del 2017.
Per Ab InBev la cessione permette di avvicinarsi alle richieste dell’Antitrust dopo l’acquisizione annunciata nel 2015 e completata a ottobre scorso di Sab Miller per 104 miliardi di dollari. Il gruppo è nato nel 2008 dalla fusione tra il colosso belga InBev e quello americano Anheuser–Busch. Tra gli altri la multinazionale produce i marchi Stella Artois, Beck’s, Quilmes, Corona e Budweiser.
Ora la società del Sol Levante si è assicurata ben cinque marchi, tra i quali la nota birra ceca Pilsner Urquell. Secondo l’edizione online del Nikkei, si tratta di un’operazione da 900 miliardi di yen (l’equivalente di 7 miliardi e 300 milioni di euro) che aggiorna i lrecord della maggiore acquisizione di attività nella produzione di birra fatte da una società giapponese all’estero.
I nuovi mercati di riferimento per Asahi saranno Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania. L’operazione dovrebbe esser conclusa nella prima metà del prossimo anno e, come ha poi spiegato la stessa azienda di Tokyo, aiuterà Asahi a posizionarsi come un player di rilievo mondiale.
Il prezzo definito è buono, visto dall’ottica del venditore: Trevor Stirling di Sanford C. Bernstein ha spiegato a Bloomberg che la stima dei marchi che si apprestano a cambiare cappello era compresa tra 5 e 6 miliardi di dollari, pertanto si tratta di un’occasione da cogliere al volo per AB InBev. Forse non è un caso, allora, che le azioni di Asahi siano scese del 4,6% alla chiusura del mercato giapponese.