Blair: nuovo mediatore mediorientale entro oggi
27 Giugno 2007
di redazione
Non appena le sue dimissioni saranno approvate, l’ormai ex-Primo Ministro Britannico Tony Blair sarà nominato come il nuovo inviato del Quartetto di mediatori per l’area mediorientale.
É quanto reso noto da una fonte interna al governo statunitense che ha anche spiegato come i dettagli di tale operazione dovranno essere decisi dal Segretario di Stato Usa, Condoleeza Rice, dal Segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, dall’alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Javier Solana, e dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
Lo stesso premier irlandese Bertie Ahern ha confidato alla stampa di aver ricevuto da Blair delle assicurazioni in merito alla sua voglia di accettare il suo nuovo incarico e di voler agire sulla falsariga di quanto già fatto per gli accordi di pace in Irlanda del nord, utilizzando una “tenacia ed un impegno totale”.
Se da una parte il nuovo ruolo di Blair raccoglie molti consensi, c’è anche chi non vede di buon occhio la sua candidatura. La Russia, ad esempio, e lo stesso Solana, timoroso per un eventuale messa in ombra del suo stesso ruolo. Hamas ha poi apertamente criticato la nomina dell’ex Primo Ministro britannico.
Mentre arrivano dichiarazioni di fiducia da parte di Ehud Olmert, Primo Ministro israeliano, secondo cui Tony Blair sarebbe un “vero amico d’Israele”. Olmert ha poi annunciato una piena collaborazione con il nuovo mediatore.