Bloomberg: non mi candido e attacca Trump
08 Marzo 2016
di redazione
Le voci su una discesa in campo di Michael Bloomberg vengono definitivamente smentite, dall’ex sindaco di New York in persona che afferma: “Non mi candido, se corressi non vincerei”. Si erano fatte sempre più insistenti nelle ultime settimane.Ma no, Bloomberg non scenderà in campo come candidato indipendente alla presidenziali americane.
L’ex sindaco di New York in un editoriale ha sostanzialmente evidenziato come non intenda prendersi la responsabilità di una candidatura che dividendo il voto facili le cose a Trump. Per mesi ha considerato la candidatura nonostante tutte le difficoltà del caso.
Aveva condotto sondaggi in almeno 22 stati, aperto uffici elettorali in due stati, Texas e North Carolina, ingaggiato decine di consulenti e consiglieri politici. Ma Trump in vantaggio, Cruz che lo segue senza troppo distacco, e la Clinton indirizzata a vincere la nomination democratica, l’ex sindaco ha rotto gli indugi.
Ma non ha voluto comunque perdere l’occasione di portare un po’ d’acqua al mulino democratico. Bloomberg, ha, infatti, accusato Trump di aver condotto “la campagna più demagogica che si ricordi, facendo leva sui pregiudizi e sulle paure della gente”. E non ha lesina colpi neanche per Cruz: “Così com’è oggi la campagna, una mia candidatura potrebbe portare all’elezione di Trump o di Cruz. In tutta coscienza è un rischio che non posso correre.”