Bnl taglia i costi: via 700 dipendenti, chiuse 100 filiali
12 Ottobre 2016
La Bnl, la banca romana controllata dai francesi di Bnp Paribas, si appresta a tagliare 700 posti di lavoro con prepensionamenti e a ridurre del 30% gli incentivi per il personale, oltre che a chiudere altri 100 sportelli entro il 2020. E’ questo il nuovo piano industriale presentato ai sindacati dopo 11 mesi dall’arrivo del nuovo amministratore delegato, Andrea Munari.
Proprio Munari ha voluto la riorganizzazione della banca al fine di rilanciare la vocazione corporate della banca che a Milano aprirà un centro per i grandi clienti, con presidi corporate a Napoli e Roma.
Nel piano industriale inoltre si prevedono nuovi investimenti nell’IT e la valorizzazione della banca on line Hello bank. Bnl dal 2012 a oggi ha già chiuso 100 agenzie e oggi può contare su 900 totali, un numero troppo alto considerando la crisi che sta vivendo attualmente tutto il comparto bancario. Un nuovo incontro tra banca e sindacati è previsto per il prossimo 18 ottobre.
La cura dimagrante di Bnl viene motivata dall’azienda con la necessità di alzare la redditività della banca giudicata troppo bassa dall’azionista Bnp Paribas. L’attenzione di Munari al corporate si è già vista nelle prime scelte fatte a Via Veneto: l’amministratore delegato nel luglio scorso ha avocato a sé le deleghe della direzione corporate togliendole al vice direttore generale Alberto De Angelis.