Boccassini show, tutti gli stereotipi su Ruby Salambò
13 Maggio 2013
di Ronin
Circo mediatico su di giri per la sentenza Ruby. La requisitoria del PM Boccassini puoi vederla su YouTube, trascrizioni in tempo reale su blog e siti internet, ci mette del suo anche Canale 5 con lo speciale su miss Rubacuori.
Boccassini parla di un "sistema prostitutivo organizzato" manco fosse la mafia russa, "celle telefoniche agganciate" come nei film sulla STASI, la privacy del Belpaese intercettato fino in camera da letto grazie ai mille stratagemmi dello spionaggio giudiziario.
L’accusa resta sempre quella, "l’osceno godimento del tiranno", come titolò il Manifesto. Il Cav. con una minorenne maggiorata, nonostante la minorenne dica di non aver mai fatto sesso col Cav. e all’epoca tutto sembrava fuorché una diciottene illibata essendo così maggiorata.
Nel "sistema prostitutivo" c’è posto per la concussione senza concusso ma a tenere davvero banco è la delicata, amorevole descrizione che i PM fanno della ribalda siciliana sedicente imparentata col defunto Mubarak. E sono perle ai porci.
Perché, dice Boccassini, "Ruby è stata vittima del sogno italiano, quello delle ragazze delle ultime generazioni in Italia, che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo per fare soldi". Il processo al Cav. diventa quindi inquisizione sugli stili di vita altrui, sulla tv, sul "volevo tutto e lo volevo subito" che Ruby ha interpretato facendo shopping e lap dance nella Milano da bere che fu.
Sai che requisitoria sarebbe stata quella contro i Kennedy per sesso seriale con la Monroe!
La ragazza, secondo Boccassini, "viveva in Sicilia in un contesto umile ma di grande decoro", e là avrebbe dovuto restare, nell’umiltà e nel decoro. Piccolo-borghesi crescono. Ma il meglio deve ancora arrivare. Ruby, per sfuggire al decoro di cui sopra, aveva deciso di "sfruttare la sua avvenenza" e "il fatto di essere musulmana", nel senso di inventarsi le botte e le percosse del padre-padrone.
Ruby era "furba di quella furbizia orientale propria della sua origine". La bella Salambò schiava e sovrana del rozzo monarca incapace di governare. Nel ritratto offerto dai PM c’è tutto il potenziale peccaminoso della sua "origine". Gli stereotipi classici di un secolo e passa d’orientalismo (ricordate come ci sguazzava la stampa inglese ai tempi?)
La lascivia e la sensualità. La stella gialla da appiccicare sulla quarta misura. Pare che ascoltando la requisitoria, il professor Said si sia rivoltato nella tomba.