Boko Haram, ritrovata una delle studentesse rapite due anni fa. Vagava in cerca di legna

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Boko Haram, ritrovata una delle studentesse rapite due anni fa. Vagava in cerca di legna

19 Maggio 2016

Nei pressi del confine tra Nigeria e Camerun, è stata ritrovata una delle 219 ragazze rapite due anni fa da Boko Haram a Chibok, mentre erano a scuola. Gli attivisti locali riferiscono che Amina Ali, il nome della studentessa, sarebbe stata ritrovata nei giorni scorsi da alcuni agenti di polizia locale a Baale nello stato di Borno, a pochi chilometri da dove è stata rapita nel 2014. Zona in cui, peraltro, il gruppo terroristico avrebbe la sua roccaforte. Insieme a lei c’era un bambino di circa un anno. Si pensa sia suo figlio.

E poche ore dopo l’annuncio degli attivisti, è stata confermata anche dall’esercito la notizia del ritrovamento.

Osea Abana Tsambido, il presidente della comunità Chibok ad Abuja, ha detto alla Bbc che la giovane, oggi 19enne, è stata trovata mentre vagava nella foresta per cercare legna da ardere.

Il portavoce della campagna mondia ‘Bring Bck Our Girls’ ha dichiarato: “Il suo nome, Amina Ali Nkeki, è il numero 127 sulla nostra lista di 219 ragazze rapite a Chibok. I suoi genitori l’hanno riconosciuta e lei ha raccontato che le sue compagne di classe sono ancora prigioniere dei terroristi”.

E il portavoce delle famiglie delle ragazze rapite, Yakubu Nkeki, ha dichiarato alla stampa locale che la ragazza è in buona salute fisica ma traumatizzata. A confermare la notizia del ritrovamento anche l’esercito nigeriano, che però identifica la ragazza con un altro nome.