Boldrini a Regina Coeli. Detenuti: “Magazzino di carna umana”
22 Luglio 2013
di redazione
Il presidente della Camera, Boldrini, visita il carcere di Regina Coeli. 725 posti per più di mille detenuti. Gridano "dignità", chiedono "giustizia e libertà", vanno in sciopero della fame con Pannella, mentre i dipendenti del carcere lamentano la mancanza di personale, un agente ogni 25o detenuti. I detenuti denunciano "la violazione sistematica del diritto, dovremmo avere a 8 metri quadrati di spazio mentre qui, in questo magazzino di carne umana sei persone sono costrette in 17 metri quadri". "Siamo un magazzino di carne umana", dicono. "Oggi mi sono resa conto di persona della situazione nelle celle e condivido la vostra indignazione", dice Boldrini, che twitta un "il grado di civiltà di un Paese si misura anche dalle condizioni di vita dei detenuti". "Sarebbe una sconfitta dello Stato se non ci fosse la possibilità di un recupero", spiega il Presidente della Camera, dicendo che il sovraffollamento crea "abbrutimento e promiscuità" e impedisce la riabilitazione". "Non è ammissibile che più del 40% dei detenuti sia in attesa di una sentenza definitiva", insomma. La strada potrebbe essere quella, tracciata da Napolitano di ripensare le misure cautelari e Boldrini si dice ottimista sulla discussione della legge in parlamento.