Boldrini-Utero in affitto, Eugenia Roccella: “Per Boldrini le donne povere dei paesi terzi si possono sfruttare”
02 Febbraio 2018
di Carlo Mascio
“Le dichiarazioni della Boldrini sull’utero in affitto – denominato pudicamente maternità surrogata – fanno capire quanto la lotta alle discriminazioni della sinistra sia a corrente alternata” dichiara Eugenia Roccella, candidata di “Noi con l’Italia”. “Per la Boldrini – prosegue – è fondamentale che il ministro donna sia chiamato “ministra”, in compenso però, in nome del diritto delle coppie gay al figlio, si può tollerare, anzi regolamentare, lo sfruttamente dello donne povere e la compravendita del corpo umano. L’utero in affitto, tra l’altro – e la presidente della Camera dovrebbe saperlo – è tuttora vietato dalla nostra normativa, ma la pessima legge sulle unioni civili, voluta da Renzi e fatta passare a colpi di fiducia, l’ha legittimato e sostanzialmente consentito. La sinistra che difende i migranti e si erge a tutore della legalità, ammette poi che le donne più deboli e povere dei paesi terzi siano usate come “contenitori” dalle coppie benestanti, e che il divieto previsto dalla legge italiana sia tranquillamente aggirato”.