Bollette più care del 20% rispetto all’Ue.

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Bollette più care del 20% rispetto all’Ue.

10 Luglio 2008

Le bollette del gas per le famiglie italiane con classi più alte di consumo (utilizzo del gas anche per riscaldamento) sono risultate leggermente superiori alla media Ue se considerate al netto delle imposte e superiori del 20% al lordo delle imposte.

Lo sottolinea nella sua relazione annuale Alessandro Ortis, presidente dell’Autorità per l’energia e il gas: "La questione gas è diventata sempre più centrale per i consumatori, italiani in particolare" e il "peso della materia prima gas naturale rappresenta da sola il 60% circa della spesa totale delle famiglie" per l’energia -Otis continua -.Lo tsunami-petrolio sta colpendo i Paesi consumatori e in particolare il nostro paese" che "con uno scarso utilizzo del carbone, con un limitato contributo da fonti rinnovabili competitive è ancora molto esposto all’importazione di idrocarburi" con quasi l’80% del fabbisogno energetico, contro una media europea inferiore al 50%. Inoltre la produzione elettrica italiana – ha aggiunto il presidente dell’Autorità -, è oggi basata sul gas naturale (combustibile con quotazioni ancora troppo ancorate a quelle del greggio) per quasi il 60% (contro una media europea del 20%)".

In questo modo "il caro-petrolio colpisce duramente i costi energetici e le bollette di tutti noi consumatori: già in euro, il barile segna un aumento del 110% circa da gennaio 2007 e superiore al 35% nei soli primi sei mesi di quest’anno".

"La separazione proprietaria delle reti – sottolinea ancora l’Autorità -, è stata già adottata da 13 Paesi per la rete elettrica e da sei Paesi per la rete gas. Di contro, soluzioni diverse dalla piena separazione dagli operatori dominanti sono state già negativamente sperimentate in Europa, anche per quanto riguarda la sicurezza".

E’ vero anche che la separazione proprietaria consente di "promuovere la concorrenza e lo sviluppo infrastrutturale, blindare l’opportuno controllo nazionale sulle reti strategiche" e "consentire di promuovere una borsa del gas i cui esiti siano attuati da un soggetto indipendente, senza alcun timore di parzialità, sostenere le proiezioni competitive dei campioni nazionali sullo scacchiere internazionale affinchè si affermino come veri campioni internazionali.

Diversa la situazione nel mercato elettrico. Ortis sottolinea come "da un anno il mercato libero retail è completamente libero" e dal primo luglio 2007 "il processo di migrazione al mercato libero ha già riguardato circa 1,8 milioni di clienti, più del 5% della base di partenza (34 milioni)".