Bonaccini ha una ricetta per sconfiggere la destra! Essere di destra

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Bonaccini ha una ricetta per sconfiggere la destra! Essere di destra

Bonaccini ha una ricetta per sconfiggere la destra! Essere di destra

20 Maggio 2020

Nel bel mezzo della pandemia, con l’Emilia Romagna seconda regione più colpita d’Italia dal virus, il governatore Stefano Bonaccini ha pensato bene di pubblicare il suo libro autocelebrativo “La destra si può battere”, una sorta di prontuario su come applicare su scala nazionale la sua vittoria alle Regionali contro la Lega di Lucia Borgonzoni. Un libro che Bonaccini sta presentando durante le sue (numerose) ospitate televisive e che suona come una opa lanciata per la guida del Pd nazionale, alla faccia dell”amico’ Zingaretti.

Ma qual è la ricetta di Bonaccini per battere la destra, ovviamente tratteggiata come il male assoluto? Apparentemente il governatore emiliano indica la strada delle idee, delle parole e delle proposte. Dice ovviamente di rifiutare lo scontro, le urla e le provocazioni, dipingendo se stesso come il nuovo padre nobile e misericordioso del dialogo democratico, profeta della sinistra e, come disse qualcuno, miglior governatore del bacino del Mediterraneo. Eppure, a ben vedere, sotto questa forma patinata, l’approccio reale adottato è quello dell’uomo forte. Qualcosa di più dell’uomo del fare, l’uomo deciso che non ha tempo da perdere per rispondere alle critiche, derubricate tutte a inutili polemiche. Perchè chi critica, per Bonaccini, o è prevenuto o non ha colto la viscerale competenza e lungimiranza che ammanta il governo emiliano-romagnolo.

Insomma, al di là delle parole di circostanze, la vera ricetta per battere la destra indicata dall’esempio emiliano è quella di imitare la destra, finanche quella estrema. Almeno nei modi. Critiche azzerate, voci dissonanti riportate nell’alveo della maggioranza (lungo è l’elenco delle candidature di centrodestra e 5 Stelle nella lista di Bonaccini presidente) e, soprattutto, toni ruvidi, da vena gonfia al collo e da pugno sul tavolo quando serve. L’esempio più clamoroso è quella battuta dal sen sfuggita dello stesso presidente pochi giorni fa in tv.  Sulla ricerca di contagiati dal coronavirus Bonaccini a La7 ha pronunciato queste parole: ‘Abbiamo 1000 posti in più tra alberghi e strutture private a cui abbiamo detto adesso ‘fate quello che diciamo noi’… E quando uno viene uno trovato a casa… Perchè noi andiamo a scovarli casa per casa. Abbiamo più di 70 unità mobili specializzate che girano tutta la Regione, provincia per provincia, per andare a cercare chi magari, in quella condizione abitativa, non è in grado di tutelare i propri familiari o i conviventi‘. E chi ha letto quello ‘scovare casa per casa’ come una minaccia alla libertà? Ovviamente deve essere in malafede… Il padre nobile della sinistra che verrà non si tocca.