Borsa, “venerdì nero” europeo, innescato dalla disoccupazione Usa

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Borsa, “venerdì nero” europeo, innescato dalla disoccupazione Usa

Borsa, “venerdì nero” europeo, innescato dalla disoccupazione Usa

06 Settembre 2008

Wall Street ha tentato un colpo di coda chiudendo in positivo l’ultima giornata di una settimana che sarà invece considerata come la peggiore dell’azionario globale dagli attacchi terroristici del settembre dell’11 settembre 2001. A New York gli indici, caratterizzati per tutta la seduta da segni negativi, in chiusura si sono avvicinati al terreno positivo e alla fine della seduta e prima delle operazioni di compensazione, il Dow Jones ha guadagnato 32,16 punti(+0,28%), a quota 11.220,39 punti, mentre il Nasdaq è arretrato di 3,16 punti (-0,14%), a 2.255,88 punti. In rialzo anche lo S&P 500, che è avanzato di 5,39 punti (+0,44%), a 1.242,22 punti.

Ma la giornata nera ha preso le mosse dal tasso di disoccupazione degli Stati Uniti comunicato dal dipartimento del Lavoro Usa, che ad agosto è salito al 6,1%, al massimo degli ultimi cinque anni.

La comunicazione del dato è stato un via libera agli smobilizzi sui mercati. Male le borse europee, che hanno concluso la seduta perdendo tutte più del 2 per cento. L’Europa ha tremato, con Il Cac40 scivolato del 2,53%, il Dax di Francoforte in caduta del 2,42% e il Ftse100 in perdita del 2,26 per cento. Epilogo negativo in generale per l’indice DJ Stoxx 600, che ha perso il 2,14%, con 140 miliardi di euro bruciati.

Il Vecchio Continente ha così scontato per l’ennesima volta i problemi americani, come ha dimostrato anche recentemente lo stesso andamento del Pil dell’Eurozona che, a dispetto di chi agitava lo spettro della recessione in Usa, ha dimostrato che a soffrire di più nei primi mesi dell’anno è stata invece di più l’Europa.

A cadere sono state le borse Ue, a fronte di una performance al ribasso di Wall Street che alle 19.30 ora italiana ha visto comunque i mercati ridurre considerevolmente le perdite. Il Dow Jones scendeva di appena 1,79 punti (-0,02%), a quota 11.186,44 punti, mentre il Nasdaq calava di 9,83 punti (-0,44%), a 2.249,21. In rosso anche lo S&P 500, in ribasso di 2,73 punti (-0,22%), a 1.234,38. Si è trattato del quinto ribasso consecutivo per gli indici americani, che ha portato lo S&P 500, in calo del 16% dagli inizi del 2008, a perdere quasi 4% su base settimanale.

A Milano anche Piazza Affari ha terminato la seduta in deciso ribasso, in linea con l’andamento delle altre Borse europee e con quello di Wall Street. Il Mibtel ha chiuso in calo del 2,28%, l’S&P/Mib del 2,36% e l’All Stars l’1,38%.