Boschi su D’Alema: “Ha avuto la sua possiblità, ora tocca a noi”

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Boschi su D’Alema: “Ha avuto la sua possiblità, ora tocca a noi”

10 Settembre 2016

Anche la festa dell’Unità di Reggio Calabria ha tenuto banco il tema del referendum costituzionale, con largo spazio alle ragioni del Si. Venerdì sera ha fatto tappa il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che, intervistata dalla giornalista del Corriere della Sera Maria Teresa Meli, ha attaccato Massimo D’Alema: “Sottovaluta gli italiani. Se lui pensa che una riforma costituzionale può essere riapprontata in sei mesi, rispondo che ha avuto molte occasioni per farlo e con ruoli importanti, senza però riuscirci. Questa è la nostra possibilità”.

È un po’ l’esordio pubblico nel ruolo di ministra con delega alle Pari opportunità, e anche se la sua agenda è costellata dai moltissimi impegni per promuovere il Sì al referendum, Maria Elena Boschi ha già diverse idee su come interpretare il nuovo compito. 

L’8 settembre c’è stata la prima riunione della cabina di regia contro la violenza sulle donne: “La prima volta in assoluto che è previsto un luogo di confronto tra i vari mini-steri che si occupano di questi temi, ma anche con le Regioni e gli enti locali. E non sarà un incontro episodico”, ha detto a ‘il Tempo delle donne’

La ministra (al femminile, sì, perché «anche le parole che usiamo sono un modo per diffondere l’idea che certi ruoli non siano solo per gli uomini») ha rivendicato gli sforzi fatti per aumentare l’equilibrio di genere nelle leggi elettorali, lei che era contraria alle quote in nome della meritocrazia: “Mi sono convinta lungo la strada, accelerano un percorso che diventa naturale. Avere più donne nei vari organi elettivi non è questione da donne, ma di democrazia”.

E a questo proposito ha inteso, solelcitata da alcune domande mettere l’accento sulla questione del sessismo: “Mi dispiace però per le ragazze più giovani se passa l’idea che se ti impegni ma sei donna rischi di essere attaccata non per quello che fai ma solo perché donna. Il problema è che ci viene chiesto sin da piccole di essere perfette e non coraggiose e invece dovremmo cercare di essere più coraggiose e meno perfette. E passare un po’ più di tempo a leggere e studiare che a preoccuparci delle foto che le amiche postano su Instagram”.

La Boschi, insomma, mette in scena la filosofia 2.0 sul femminismo.