Bosnia. Eccidio di Srebrenica, Obama chiede cattura di Mladic

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Bosnia. Eccidio di Srebrenica, Obama chiede cattura di Mladic

11 Luglio 2010

Più di 40mila persone si sono riunite oggi a Srebrenica per ricordare il massacro di 15 anni fa in cui furono uccisi 8mila uomini e ragazzi musulmani. Sfidando la calura di luglio, la folla ha assistito alla sepoltura di 775 vittime recentemente identificate -774 musulmani e un croato – che ora riposano accanto ad altre 4.500 nel memoriale di Potocari.

Il presidente americano Barack Obama ha inviato un suo messaggio personale, letto dall’ambasciatore Charles English, per chiedere la cattura di Ratko Mladic, il generale serbo bosniaco responsabile dell’eccidio."Non possiamo lasciare che un crimine di tale proporzioni rimanga impunito", ha sottolineato il leader della Casa Bianca.

Diversi leader politici internazionali hanno assistitito alla cerimonia funebre, fra cui il presidente serbo Boris Tadic, la cui presenza assume particolare rilevanza simbolica. In marzo il parlamento di Belgrado si è scusato per il massacro dichiarando che avrebbe dovuto fare di più per prevenirlo. Tadic ha detto di voler promuovere la riconciliazione e ha affermato che la Serbia "non smetterà di cercare chi ha compiuto crimini di guerra, per primo Ratko Mladic". La cattura di Mladic, ricercato dal tribunale dell’Aja per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia, è uno dei principali ostacoli sulla strada dell’adesione della Serbia alla Comunità europea.

Presenti alla commemorazione di Srebrenica anche il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan, il primo ministro belga Yves Leterme, presidente di turno della Ue, e il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner. Durante la guerra di Bosnia, Srebrenica era un’enclave protetta da 850 caschi blu olandesi. Ma il primo luglio 1995 le truppe serbo bosniache di Mladic presero il controllo della città e nell’arco di una decina di giorni uccisero gli uomini e i ragazzi musulmani, cacciando da Srebrenica le donne, i vecchi e i bambini.