Bosnia: inizia la difesa di Karadzic all’Aja
01 Marzo 2010
di redazione
È iniziata la difesa di Radovan Karazdic al processo che all’Aja lo vede imputato con undici capi di accusa, fra cui crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio. E’ inquisito per il suo ruolo di leader dei serbi di Bosnia durante la guerra nella prima metà degli anni novanta, ovvero per l’assedio di Sarajevo e la strage di Srebrenica in cui nel luglio del 1995 furono uccisi 8mila uomini e ragazzi musulmani sotto gli occhi dei caschi blu olandesi delle Nazioni Unite.
«Dimostreremo che non c’è mai stato un piano o neanche l’idea di espellere i musulmani dalla Repubblica di Sprska», ha dichiarato all’inizio del suo intervento di fronte al Tribunale speciale dell’Aja. Il processo contro Karazdic è iniziato lo scorso 26 ottobre ma era stato sospeso poco dopo, quando l’imputato non si era presentato in aula, sostenendo di non aver ancora completato la sua difesa, una tesi che ripropone anche adesso.
L’ex psichiatra convertitosi alla politica, è stato arrestato nel luglio del 2008 – dopo una latitanza di 13 anni – nella capitale serba, dove vestiva i panni del dottor Dragan David Dabic, un medico specializzato in medicine alternative. In una recente intervista ad Al Jazeera, Karadzic ha detto di essere stato chiamato a svolgere «un ruolo sfortunato in una guerra sfortunata in un paese sfortunato» ed ha rivendicato a più riprese il diritto all’immunità, che gli sarebbe stato garantito dopo la guerra nel caso in cui – ha detto – si fosse ritirato dalla politica e avesse abbandonato la vita pubblica.