Bossi. I medici non denunceranno i clandestini
16 Marzo 2009
di redazione
"Penso che non lo faranno". Così il leader leghista Umberto Bossi risponde ai cronisti che gli chiedono di commentare La norma che dà ai medici la facoltà di denunciare gli immigrati clandestini. Norma criticata dal presidente della Camera Gianfranco Fini. I medici, aggiunge il ministro delle Riforme, "si appelleranno al fatto che sono una casta superiore agli altri uomini: c’è scritto nel giuramento di Ippocrate".
Ha poi cambiato argomento dichiarando: "Le piccole imprese vanno aiutate, se non si investe lì chiudono un sacco di imprese", riferendosi alla richiesta di intervento del governo da parte della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. A tal proposito ha reso noto: "È stato approvato un documento, e abbiamo fatto un altro piccolo passo in avanti", richiamando quindi l’accordo tra il governo e i presidenti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome sull’applicazione alle autonomie speciali del ddl sul federalismo fiscale.
Ancora, sulla mozione presentata dal leader del Pd, Dario Franceschini, sulla finanza locale "ci sono degli elementi buoni", ma "c’è anche il patto europeo, e figuriamoci se Tremonti vorrà essere richiamato dall’Europa". "Stiamo lavorando ad una nostra mozione, la presenteremo nei prossimi giorni", aggiunge Bossi. "I sindaci – conclude il ministro delle Riforme – chiedono che il patto di stabilità interno sia rivisto: hanno i soldi per pagare gli artigiani del proprio paese, ma non possono farlo a causa del patto di stabilità. Ma poi c’è anche il patto europeo".