Bossi ritratta: “ribellione” fiscale, non sciopero

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Bossi ritratta: “ribellione” fiscale, non sciopero

25 Agosto 2007

Visto che la precedente proposta di sciopero fiscale ha suscitato reazioni indignate da parte delle autorità statali, il segretario federale della Lega Nord, da Vittorio Veneto, aggiusta il tiro e propone una nuova ricetta per la sua campagna anti-tasse, “non è uno sciopero fiscale, ma una protesta, una ribellione”.

“Il programma procederà per step, ne attueremo uno per volta, prevediamo 5-6 passaggi in modo da garantire la gente”, ha spiegato il senatùr che poi ha anche aggiunto: “di certo abbiamo che il governo ha esagerato quindi si trova tutto il paese contro”. Lo stesso Bossi ha inoltre fatto sapere che la raccolta firme a supporto della “ribellione” dovrebbe partire da questa settimana.

In merito al monito lanciato dal presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che chiedeva di far pagare a tutti le tasse, Bossi ha risposto che “gli industriali fanno solo i loro interessi”, precisando: “Debbono ricordare che le tasse le pagano tutti, loro e gli operai. E non debbono dimenticare che le loro imprese hanno un compito sociale. I posti di lavoro si difendono anche così”.