Botta e risposta tra Vasco e Giovanardi, tempesta sul web
04 Luglio 2017
Botta e risposta tra Vasco Rossi e il senatore di Idea Carlo Giovanardi, a ridosso e dopo il concertone del “Blasco” a Modena. Prima del concerto, Giovanardi aveva chiesto maggiori controlli in occasione dell’evento, per evitare una calata degli spacciatori da mezza Italia a Modena, riproponendo, soprattutto, una delle battaglie politiche che il parlamentare porta avanti da anni, quella contro la “cultura dello sballo”. La cosa non è andata giù a Vasco e alla sua band, che ha citato per ben tre volte Giovanardi nel repertorio di canzoni suonate al concerto, “Bollicine”, “Blasco” e “Non mi va”, accompagnando il tutto con qualche insulto gratuito.
Giovanardi, che non è tipo da perdere la calma, ha quindi risposto per le rime al musicista: “Sono molto critico contro ogni droga e ho combattuto contro gli stupefacenti. Lui la pensa diversamente arrivando a dire che non si muore di droga, si muore di Giovanardi… Quanto al concerto, invece di citare me, invece di citare me avrebbe potuto approfittarne per inviare un messaggio contro l’uso delle droghe”, riservandosi una stilettata sulla musica, oltre che sul tema della polemica, “io amo un altro genere musicale, soprattutto Pavarotti”. Il botta e risposta com’era prevedibile ha scatenato una tempesta sul web e i social media, con altrettanto prevedibili, e conformisti, commenti dei naviganti, tutti o quasi, vedremo tra un attimo perché, a dare addosso al senatore, che però, a quanto pare, vista la triplice citazione di Vasco, ancora una volta dimostra di essere lui il vero anticonformista, un politico alternativo alla già citata “cultura dello sballo” e a chi la alimenta anche attraverso delle canzoni.
Tutti o quasi, dicevamo, e già, perché nel fiume di tweet e post su Facebook che hanno dilagato sull’argomento, vedi la foto, ironica, che abbiamo scelto di riproporre a corredo di questo pezzo, ce ne sono anche alcuni che fanno riflettere, e che dovrebbero far riflettere anche Vasco. Su Facebook infatti qualcuno riconosce a Giovanardi di non essersi accodato al politicamente corretto, alle agiografie sul Blasco che circolano tra personaggi del mondo dello spettacolo e politici in cerca di qualche minuto di popolarità, al “twittarume ruffiano compulsivo”, come si legge in un post. Nel popolo del web, dunque, c’è chi dice no, riconoscendo a Giovanardi di essere “il numero uno”, “un campione di anticonformismo” perché non si piega “ai trend culturali del momento”. E Vasco? “Nel fare battute contro Giovanardi non brilla né per coraggio né per originalità”.