Boy love day: la censura non basta a fermare l’orco
22 Giugno 2007
A quanto pare non sono state sufficienti le rassicurazioni di Gentiloni e le indignazioni della Bindi per mettere definitivamente la parola fine al “Boy love day”. Bastano, infatti, tre parole nella ricerca di google per aprire a chiunque conosca un po’ di inglese le porte al mondo della pedofilia internazionale. Il Boy love day è una sorta di San Valentino dei pedofili. Un giorno in cui “i bambini di tutto il mondo – si legge nel sito di lingua inglese – verranno sommersi da speciale attenzione da parte degli uomini con i quali dividono il loro amore. Dal trascorrere semplicemente una giornata insieme, passando per una escursione speciale, regali, sorprese”. Al posto dei baci perugina ci sono le candele blu, che – secondo gli “organizzatori” – andrebbero “piazzate in un posto pubblico” a simboleggiare “un bambino che ha trovato l’amore che cercava”.
L’appuntamento al grido di “pedofili di tutto il mondo, unitevi” è per domani 23 giugno. Niente travestimenti, niente infingimenti, nel sito in inglese del BLD non c’è spazio per pensare che si parli d’altro se non di pedofilia, nonostante le mani avanti degli autori che già dall’home page legittimano la propria iniziativa scomodando addirittura la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e la Costituzione degli Stati Uniti d’America e appellandosi niente meno che all’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu: