Bpm, Sindacati al management: “Non abbiate paura della libertà”
26 Aprile 2013
di redazione
"Le OO.SS., con grande responsabilità, hanno sostenuto un confronto su un Piano Industriale rigoroso che ha comportato molti sacrifici per tutti i colleghi: oggi grazie ai risparmi ottenuti ci saremmo aspettati dalla direzione una ‘disponibilità’ ben diversa alla soluzione di tutti i problemi ancora aperti ed il ripristino di un clima aziendale positivo. Al contrario si assiste ad un sostanziale peggioramento sia nelle relazioni sindacali sia del clima lavorativo", lo affermano in un comunicato congiunto le organizzazioni sindacali rispondendo alle azioni disciplinari prese ai danni di alcuni dipendenti da Bpm.
"Il 16 aprile mentre le OO.SS. incontravano ufficialmente i vertici aziendali, la Direzione Risorse Umane consegnava ad alcuni colleghi lettera di contestazione disciplinare per aver inviato un messaggio, utilizzando impropriamente la posta elettronica, avente per contenuto il punto 5 all’o.d.g. della prossima assemblea", questa l’accusa rivolta da Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Uilca/Uil.
"Al di là delle tutele che i colleghi coinvolti avranno dalle rispettive OO.SS. (non escludendo il ricorso unitario al Garante della Privacy e in ogni altra sede giudiziale competente) e dell’invito che rinnoviamo a tutti di rispettare la normativa in vigore," prosegue il comunicato, "auspichiamo che l’Azienda proceda all’archiviazione immediata di tutti i provvedimenti; nel contempo ci poniamo il ragionevole dubbio se queste contestazioni non sottintendano un chiaro tentativo di intimidazione volto a limitare la libertà di confronto e di pensiero, da sempre valori tipici della nostra Cooperativa e che trovano la loro massima espressione nella partecipazione diretta all’assemblea dei soci.
"Infine sembra quanto meno anomalo sottolineare, come i vertici aziendali hanno fatto nella loro recente lettera, che la modalità di voto, sarà, come ovvio, palese perché riveniente dallo Statuto e tracciabile perché a disposizione degli organi deputati. Ma soprattutto, aggiungiamo noi, il voto dovrà essere LIBERO. Principio, questo, che sarà tutelato in tutte le sedi e con tutti gli strumenti legali a nostra disposizione da noi e dalle Segreterie Nazionali nell’interesse del futuro lavorativo di tutti i colleghi".