Braccio di ferro sulla filovia, un’opera importante
30 Luglio 2012
E’ notoriamente difficile trovare il giusto equilibrio quando di fronte ci sono interessi contrastanti, entrambi apparentemente legittimi. E così spesso può accadere che a rischiare di soccombere sia proprio il bene comune, quando dall’altra parte c’è chi decide di difendere ad oltranza “il proprio territorio”, in senso ampio.
Un esempio è quello che sta accadendo a Pescara intorno ai lavori della Filovia. Un’opera di grande importanza, un’infrastruttura che una volta completata avrà effetti positivi non solo sulla viabilità ma anche sull’ambiente, riducendo la quantità di smog e di rumore che quotidianamente le auto riversano nell’aria. Eppure in troppi continuano ad opporsi alla sua realizzazione. Complice una politica che non fa il suo mestiere e che ha colto al balzo l’occasione per travestire una legittima protesta in propaganda.
Proprio in questi giorni si è riaccesa una polemica che gli esponenti del Pdl stanno cercando di ricondurre a ragionevolezza e concretezza, di fronte ad una presa di posizione del Pd e soprattutto di Rifondazione Comunista, difficile da comprendere. Perché, come in tutte le cose, probabilmente la verità sta nel mezzo. E la maniera più giusta per affrontare la questione potrebbe essere quella di instaurare un dialogo più aperto tra amministratori e cittadini.
L’opposizione al Comune di Pescara chiede, infatti, che i lavori vengano interrotti, ipotizzando anche il blocco dell’appalto. Impossibile, spiegano dal gruppo consiliare del Pdl. Innanzitutto perché la Filovia è un’opera strategica, moderna ed ecologica alla quale una città come Pescara, alle prese con seri problemi di viabilità, di inquinamento e di insalubrità dell’aria, non può rinunciare. “Chiunque sia dotato di un minimo di ragionevolezza e senso pratico si renderebbe conto che non si può, a questo punto, chiedere di bloccare l’appalto – sottolinea Armando Foschi, capogruppo del Pdl al Comune di Pescara -. Anzi, dovremmo collaborare tutti affinchè nel più breve tempo possibile i lavori vengano portati a completamento, fino al tratto che conduce all’aeroporto e alla zona Università-Tribunale e stadio. Considerando, tra l’altro che sono stati già stanziati gli appositi Fondi Fas. L’opposizione agendo in questo modo scopre le carte e dimostra di agire a soli scopi propagandistici, sfruttando demagogicamente la cattiva informazione che da sempre avvolge questa importante opera. Bisognerebbe invece spiegare ai cittadini – continua Foschi – che il Filò è un’opera voluta e pensata proprio per migliorare la qualità della vita della nostra città, in linea con quanto sta avvenendo in tutte le città europee. Questo è il compito di un’amministrazione che dimostri di avere veramente a cuore il benessere e il progresso della propria comunità”.
Del resto, che quello della sostenibilità urbana sia un tema da tempo ormai al centro del dibattito sulle città è innegabile. E quindi, come sottolinea il Federica Chiavaroli, coordinatrice cittadina del Pdl al Comune di Pescara “invece di condurre battaglie prive di senso e sfacciatamente politiche, forse bisognerebbe impegnarsi ad elaborare nuove strategie per contrastare l’inquinamento ma anche a ripensare tutti insieme, a partire proprio dai cittadini, nuove abitudini di vita ecocompatibili. La Filovia, insieme alle piste ciclabili, alle riduzioni di consumi energetici, al potenziamento del trasporto pubblico, va proprio in questo senso e si inserisce nell’idea di città moderna, efficiente, sostenibile alla quale dobbiamo contribuire tutti”.
Cittadini più consapevoli e correttamente informati, e soprattutto più fiduciosi nei confronti delle istituzioni, probabilmente non si opporrebbero alla realizzazione, anche di opere di grande impatto ambientale, perlomeno non senza averne prima verificato l’effettiva utilità e portata innovativa per il bene della collettività.