Brambilla: “I miei sono veri circoli, non come quelli di Dell’Utri e Adornato”

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Brambilla: “I miei sono veri circoli, non come quelli di Dell’Utri e Adornato”

05 Ottobre 2007

Alla vigilia della kermesse dei Circoli della Libertà, l’Adnkronos ha reso noto il contenuto di una lettera inviata da Michela Vittoria Brambilla a Silvio Berlusconi, per far sapere al Cavaliere cosa la platea si aspetterebbe di sentirsi dire da lui.

La Brambilla, si legge nella missiva, innanzi tutto suggerisce al leader di Forza Italia di non lesinare “un incoraggiamento e un giudizio sul grande lavoro che stanno facendo”, avvertendo che i “soci” dei circoli “hanno rischiato di demotivarsi per le tue dichiarazioni finite sui giornali, come ‘i circoli non diventeranno mai un partito’ o ‘un buon affluente ma che ha esondato’. O ancora: ‘la Brambilla ha alzato troppo la testa”’.

MVB fa inoltre sapere al Cavaliere che i circoli “non hanno apprezzato” di essere messi sullo stesso piano di quelli di Dell’Utri e Adornato perché “sanno bene che i loro circoli non esistono proprio” e “non hanno alcuna stima” di loro, poiché ritengono che rappresentino “proprio quella casta di vecchi politici che difendono solo le proprie poltrone e non possono farsi portatori di un cambiamento”.

La Brambilla – fa sapere l’Adnkronos – nella lettera rivendica quindi l’effettiva presenza dei Circoli sul territorio e il peso politico che via via sono andati acquistando, fino al punto che in un Comune hanno perfino fatto cadere una giunta, e ricorda al Cavaliere che se i soci si impegnano nei Circoli è solo per voler fare politica, non certo per partecipare a iniziative ludiche.

Dunque il suggerimento finale: guardare all’appuntamento di domani come ad un vero e proprio evento politico, al contrario invece di quanto è andato recentemente ripetendo il Cavaliere, e cioè che i Circoli non devono diventare un partito politico.