Brasile, arriva il primo ‘sì’ all’impeachment di Rousseff

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Brasile, arriva il primo ‘sì’ all’impeachment di Rousseff

18 Aprile 2016

La Camera dei Deputati brasiliana ha approvato con 367 ‘sì’ l’apertura del procedimento di impeachment contro la presidente Dilma Roussef, una misura che dovrà passare per l’approvazione del Senato. I sostenitori del procedimento hanno raccolto i 342 voti minimi necessari, su un totale dei 513 legislatori, affinché il procedimento passi ora all’esame dell’altro ramo del parlamento. Al Senato verrà istituita una commissione speciale. E, immediatamente dopo la decisione della commissione, verrà sottoposta alla plenaria della Camera alta dove basteranno 41 voti su un totale di 81 legislatori per il via libera definitiva del processo di messa in stato di accusa. Dal quel momento in poi, la presidente verrebbe allontanata dall’incarico, e il suo posto sarebbe occupato dal suo vice.

Nelle strade delle città brasiliane centinaia di migliaia di persone hanno assistito in diretta al voto, festeggiando poi il duro colpo a Rousseff. Fuori dal Congresso a Brasilia, a tenere separati i due fronti è stata allestita una barriera lunga un chilometro e alta 2 metri. Molti critici del processo lo considerano un referendum sulla popolarità di Rousseff e un precedente molto pericoloso sulla destituzione dei leader eletti. Sottolineano anche che la presidente è accusata di uno stratagemma economico comunemente utilizzato da molti politici al potere.

L’avvocato generale dello Stato brasiliano ha dichiarato: “Chi è favorevole alla democrazia non può essere favorevole a ciò che è accaduto oggi.Questa decisione non abbatterà la presidente”. Ha aggiunto: “Se qualcuno crede che lei si piegherà di fronte a ciò che è accaduto oggi si sbaglia, perché lotterà così come ha lottato contro la dittatura per evitare che ci sia un altro colpo di Stato”. Se il Senato approverà l’impeachment, secondo Cardozo, il Brasile ricorderà questo fatto come “il golpe dell’aprile 2016”.