Brasile, Dilma Rousseff sotto impeachment. Oggi voto Senato, scontro istituzionale

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Brasile, Dilma Rousseff sotto impeachment. Oggi voto Senato, scontro istituzionale

10 Maggio 2016

Scontri proteste e rabbia in Brasile per il caso Dilma Rousseff, la presidente sotto impeachment che oggi farà i conti con il voto del Senato carioca. Il governo brasiliano ha deciso di presentare ricorso alla Corte Suprema contro la procedura di impeachment nei confronti Dilma Rousseff, proprio alla vigilia del voto.

Il procuratore generale brasiliano, Eduardo Cardozo, ha chiesto alla Corte suprema di annullare il procedimento di impeachment nei confronti della presidente Rousseff. Ieri il presidente ad interim della Camera bassa, Waldir Maranhao, ha ritirato la controversa decisione di annullare il voto dello scorso mese alla Camera.

Intanto nella capitale Brasilia e in altri 14 stati del Paese si protesta contro la messa in stato di accusa della presidente. Manifestazioni e blocchi stradali con pneumatici dati alle fiamme si segnalano negli stati di San Paolo, Rio de Janeiro, e negli altri stati del Paese. Ricordiamo che tra meno di tre mesi Rio ospiterà le Olimpiadi.

I manifestanti innalzano bandiere della Centrale unica dei lavoratori (Cut) e del Movimento sem terra (Mst). Le proteste sono esplose dopo che Maranhao ha fatto marcia indietro sul procedimento di impeachment, che ieri mattina ha clamorosamente bloccato salvo poi ripensarci dopo appena qualche ora.

Maranhao ha inviato una lettera al presidente del Senato, Renan Calheiros, per informarlo di aver revocato la sua decisione di ieri di annullare il voto del 17 aprile scorso alla Camera, che aveva dato il via libera al procedimento di impeachment.

Maranhao, messo sotto pressione dal Partito popolare, minacciato di espulsione se avesse ostacolato la messa in stato di accusa della presidente, alla fine ha ceduto spiegando ”Volevo evitare un pericoloso precedente per la democrazia”.

Il procedimento di impeachment prosegue pertanto nei tempi stabiliti e oggi cominceranno le operazioni di voto al Senato, in uno scontro istituzionale senza precedenti tra i due rami del parlamento brasiliano.