Breivik e diritti umani. Norvegia: “Civiltà giuridica”, Salvini: “Roba da matti”

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Breivik e diritti umani. Norvegia: “Civiltà giuridica”, Salvini: “Roba da matti”

22 Aprile 2016

Con una sentenza che ha scioccato la Norvegia, il tribunale di Oslo ha dato ragione ad Anders Behring Breivik, in carcere dal 2011, che aveva fatto causa allo Stato norvegese per le sue condizioni di detenzione. Condizioni giudicate “disumani e degradanti” dalla Corte. Nonostante il killer di Utoya, in isolamento, potesse fare ginnastica e giocare alla playstation.

La decisione presa dalla giustizia norvegese ovviamente riapre la discussione sulle ‘garanzie’ da assicurare a pluriassassini come Breivik. In una nota, l’Unione delle camere penali norvegesi fa sapere che la decisione della Corte distrettuale di Oslo sul caso Breivik “rappresenta l’espressione di un’altissima civiltà giuridica”.

Secondo ll’Unione delle camere penali, sarebbe una sentenza “illuminata” e che “non può sorprendere” perché il sistema penale scandinavo “intende l’espiazione della pena come reale strumento di recupero e di risocializzazione del reo, ma soprattutto descrive la sua dignità come principio fondamentale al quale non può mai derogarsi, quando anche costui si sia reso responsabile dei crimini più atroci”. 

I penalisti sottolineano che “la ragione di fondo che sorregge la motivazione della decisione di risarcire il ‘carnefice’ Breivik  risiede nell’elementare considerazione che il diritto costituisce e rappresenta un valore fondamentale di una società democratica, e deve essere riconosciuto anche agli autori dei crimini peggiori”. E la decisione di Oslo “rappresenta l’espressione di un’altissima civiltà giuridica ed ancor prima democratica di cui la Norvegia ha dato, per l’ennesima volta, lezione al mondo”.

Il 22 luglio del 2011, Breivik uccise 77 persone: otto con un’autobomba a Oslo, 69 con pistola e fucile d’assalto. Fu condannato a 21 anni di carcere per terrorismo e strage, il massimo della pena secondo le leggi del Paese. In una decisione scritta, la giudice monocratica Helen Andenaes Sekulic ha stabilito che le sue condizioni carcerarie violano l’articolo della Convenzione europea sui diritti umani. In particolare, il tribunale ha condannato il regime di stretto isolamento cui Breivik è stato sottoposto. Il governo, che aveva respinto le accuse di Breivik, è stato condannato a pagare le spese legali del terrorista di 331 mila corone, l’equivalente di circa 41 mila dollari.

Dall’Italia è, invece, Salvini a dire la sua ai microfoni di Sky TG24: “è una roba da matti, evidentemente l’idiozia non conosce confini. Adesso tutelare i diritti di chi ha fatto fuori decine di persone mi sembra veramente una cosa dell’altro mondo”. Aggiungendo: Breivik “dovrebbe chiedere scusa, passare il resto dei suoi giorni rileggendo, pregando se crede e lavorando per restituire alla società almeno una piccola parte di ciò che ha tolto. Io  temo che il mondo stia andando al contrario, che siano dei delinquenti ad avere dei diritti e che siano gli aggrediti ad averne sempre meno. Spero che Breivik non veda più la luce del sole per il resto dei suoi giorni per quello che ha fatto”.