Brennero, Vienna: “Se Italia farà i compiti non ci saranno neppure controlli”

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Brennero, Vienna: “Se Italia farà i compiti non ci saranno neppure controlli”

07 Maggio 2016

Il neo ministro degli interni austriaco, Sobotka, in occasione del congresso della Svp: “Al Brennero non ci sarà nessun muro e il confine non verrà chiuso. Se l’Italia fa i suoi compiti non ci sarà neanche bisogno dei controlli. Sobotka ha ricordato il grande numero di richiedenti asilo accolti nel 2015 dall’Austria. “Se la Germania può controllare verso l’Austria, non si capisce perché l’Austria non possa fare lo stesso verso l’Italia”, ha aggiunto.

La posizione dell’Austria sul Brennero “è irrazionale, quelli che pensano di risolvere il problema con un muro, sbagliano”. E’ quanto ha spiegato, invece, il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in un’intervista al quotidiano la Stampa. “Se tutti i Paesi della Ue partecipassero alla distribuzione dei rifugiati non ci sarebbe alcun problema”, ha commentato. 

Schulz definisce il leader della destra austriaca, Heinz-Christian Strache, “un uomo senza il minismo rispetto per i valori fondamentali. Merkel e Renzi possono essere fieri di venire insultati da uno come lui per come applicano il principio di solidarietà”.

La CNA del Trentino Alto Adige, intanto, insieme ai colleghi del Nordest, studia soluzioni alternative alla barriera che l’Austria vuole realizzare al Brennero per controllare il flusso di migranti, che potrebbero provocare code chilometriche e disagi a autotrasportatori e automobilisti. Ad esempio controlli ai Tir fermi nelle aree di servizio da parte degli agenti di Italia e Austria e transito libero al confine.

E il responsabilie CNA-FITA, Cavallaro, ha puntualizzato: “Il Brennero è il valico alpino che registra il maggior traffico di merci su strada con 29 milioni di tonnellate, a cui si aggiungono 11,7 milioni di tonnellate che transitano su treno. Crocevia fondamentale per il collegamento logistico con il Nord Europa: transitano 6000 veicoli al giorno. I controlli rigidi previsti dall’Austria ai propri valichi e che verranno applicati anche al trasporto industriale porteranno rallentamenti nel flusso delle merci e ripercussioni su tutta la filiera produttiva e distributiva, oltre a costi per le imprese di autotrasporto che peseranno sul consumatore finale. Un veicolo industriale fermo costa a un’azienda circa 60 euro l’ora: un ritardo di sole 2 ore comporterebbe un aumento medio dei noli del 10%”.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, comunque, tra poche ore si recherà a Ventimiglia, per una visita alla struttura del Centro di accoglienza per i migranti, presso la stazione.