Brescia. Iniziata oggi l’udienza degli “schiavi di Hiltler” contro la Germania
22 Gennaio 2009
di redazione
Nel tribunale di Brescia è stata discussa oggi l’udienza sulla causa civile intentata contro la Repubblica federale tedesca, per chiedere il risarcimento dei danni patiti, da 49 mantovani ex "schiavi di Hitler".
I militari italiani deportati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943 e costretti a lavorare nelle fabbriche del Reich tra privazioni e umiliazioni di ogni genere.
Il giudice Orlandini, presidente della prima sezione civile del tribunale bresciano, davanti a cui si è svolta la causa, si è riservato di decidere sulle prove e la documentazione avanzate dai legali degli ex deportati (se dovranno esserne prodotte di nuove e se dovranno essere ascoltati dei testimoni) e sulla richiesta di una provvisionale, per ciascuno, di 35 mila euro oppure di 7.500 euro, "la stessa cifra -ha detto l’avvocato Joachin Lau che con Giulio Arria e Giulio Soldà rappresenta gli ex Schiavi di Hitler – che la Fondazione istituita dalla Germania ha pagato, a suo tempo, ma solo per qualche deportato".
Il giudice, per legge, ha tempo cinque giorni (ma il termine non è perentorio) per far conoscere la sua decisione attraverso un provvedimento che recapiterà agli avvocati e in cui eventualmente fisserà un’altra udienza.