Brexit, Davis annuncia “la disputa dell’estate” sul calendario dei negoziati indicato dall’Ue
15 Maggio 2017
di Redazione
Il segretario del Regno Unito per l’Uscita dall’Unione Europea, David Davis, secondo quanto riferisce la stampa britannica, ha contestato le priorità negoziali della Commissione europea che vuole un accordo sui diritti dei cittadini comunitari residenti in Gran Bretagna e viceversa, sugli oneri finanziari del paese uscente e sulla frontiera nordirlandese, il tutto, però prima di concordare un nuovo assetto commerciale.
Il ministro ha annunciato quella che è stata battezzata “la disputa dell’estate”. E’ dell’opinione, infatti, che Londra sarebbe nettamente svantaggiata da questa tempistica imposta. Inoltre la questione dell’Irlanda del Nord non può essere definita senza conoscere la nuova politica delle frontiere, delle dogane e degli scambi. La prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, ribadendo la necessità di un altro referendum sull’indipendenza, ha ammesso che non necessariamente una Scozia indipendente chiederebbe subito di tornare nell’Ue, ipotizzando, invece, così l’opzione norvegese.
Boris Johnson, intanto, prova a smorzare i toni tesi sulla Brexit. Dopo aver dichiarato alla stampa britannica che oggi ai colleghi europei avrebbe riferito che sarebbe stata la Ue a dover pagare un conto di uscita al Regno Unito e non, certo, viceversa, il ministro – all’arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles – ha detto che oggi “ci saranno alcune buone discussioni sugli affari esteri, ma non penso che entreremo nella sostanza dei negoziati”.
E a chi ha tentato di provocarlo ricordando le sue affermazioni a riguardo, Johnson ha replicato di aver “riecheggiato quanto detto dal mio amico David Davis” e ha ribadito la linea di Londra: l’accordo ci “aspettiamo che sia un pacchetto”, quindi “consideriamo i soldi e l’accordo sul libero commercio come un pacchetto unico”.