Brexit, EasyJet lascia il Regno Unito? Non è vero, restiamo. Abbiamo solo chiesto un certificato
02 Luglio 2016
Secondo la stampa gli effetti della Brexit stanno ricadendo anche sulle compagnie aeree. Ma non è del tutto vero. Mentre si annunciava che la britannica EasyJet stesse abbandonando la tratta per Londra, è stato puntualizzato che in realtà era stato semplicemente richiesto un certificato.
Easyjet “non ha in programma di spostarsi da Luton, la nostra casa da 20 anni”. Così un portavoce della compagnia smentisce le indiscrezioni di cambio di sede, spiegando che il vettore aereo ha comunque “avviato un processo formale di acquisizione di un certificato di operatore aereo (coa) nell’Unione europea“.
“Easyjet, afferma, sta trattando con il governo del Regno Unito e con l’Ue per assicurare il proseguimento del mercato aereo pienamente libero e deregolato, che permetterebbe a Easyjet e a tutte le compagnie aeree di continuare ad operare così come fanno oggi”.
Prima del referendum, comunque, Easyjet “ha avuto discussioni informali con alcuni regolatori europei per l’ottenimento di un certificato di operatore aereo in un Paese Ue per consentire alla società di volare in Europa come ora. Adesso è partito un processo formale per acquisire il certificato”. Pertanto “finché non saranno chiariti i contorni dei negoziati tra Regno Unito e Unione europea Easyjet non ha necessità di fare cambiamenti strutturali o operativi”.
Pertanto si tratta di banali pettegolezzi per sollevare altra polvere sulla faccenda Brexit.