Brexit, May: su cittadini Ue nostra offerta equa e seria

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Brexit, May: su cittadini Ue nostra offerta equa e seria

23 Giugno 2017

La premier britannica Theresa May ha svelato per la prima volta una parte del suo piano per la Brexit nel vertice di ieri con i suoi partner europei, garantendo anche che i cittadini regolarmente residenti nel Regno unito potranno restare nel paese dopo l’uscita dall’Unione europeo. Angela Merkel, la cancelliera tedesca, ha commentato definendo “un buon inizio” le proposte del capo del governo di Londra. La leader conservatrice britannica, che si trova in difficoltà in patria dopo aver registrato un arretramento alle recenti elezioni che le hanno fatto perdere la maggioranza assoluta, ha dato “un impegno chiaro che non sarà chiesto ad alcun cittadino dell’Ue che si trovi attualmente nel Regno unito in maniera legale di lasciare” il paese. Inoltre ha aggiunto, secondo una fonte governativa britannica, che “tutti i cittadini dell’Ue che si trovino legalmente qui, nel momento in cui il Regno unito lascerà (l’Ue), avranno la possibilità di regolarizzare il loro status per restare nel paese”.

“Un’offerta molto equa e seria”, su cui “il governo lunedì definirà maggiori dettagli”, è così che il premir britannico al suo arrivo al secondo giorno di lavori del vertice Ue ha voluto rassicurare i cittadini Ue che “hanno stabilito la loro casa e la loro vita in Gran Bretagna, nessuno dovrà andarsene, potranno restare e continuare a farlo”, ora però, ha aggiunto Theresa May, “voglio la stessa certezza anche per i cittadini britannici che vivono nell’Ue”.

Il muso duro della cancelliera tedesca, Angela Merkel, pare non avere fine, tant’è vero che l’atteggiamento è quasi di sfida: un “buon inizio”, ma ha aggiunto che “restano ancora molte, molte altre questioni” da regolare. Astiosa come non mai, la Merkel, prima del summit, aveva puntualizzato, “Per me costruire un futuro per i 27 membri è prioritario rispetto alla questione dei negoziati con la Gran Bretagna sulla sua uscita”. “Deve essere chiaro che il sumit europeo non è un forum per i negoziati della Brexit” aveva rincarato la dose il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Intanto un gruppo di pressione che rappresenta gli immigrati Ue nella Gran Bretagna, “the3milion”, ha definito “patetica” la proposta che “non offre alcuna garanzia a vita” dei loro diritti. Diritti?