Brexit: occupazione record in Gb, continua flusso stranieri in barba ad allarmi
17 Novembre 2016
Occupazione a livelli record in Gran Bretagna nel trimestre successivo al referendum sulla Brexit, a dispetto di paure e previsioni. A sottolinearlo oggi in prima pagina sono il Times e il Daily Telegraph, che peraltro riportano dati stando ai quali il fenomeno continua ad attirare lavoratori stranieri in massa sull’isola: addirittura “il 95%” dei neoassunti secondo il Times, che interpella esperti stando ai quali in queste condizioni un eventuale chiusura post-Brexit all’immigrazione da parte del governo danneggerebbe l’economia.
La cifra certa, diffusa ieri dall’Ufficio nazionale delle statistiche (Ons), è che i disoccupati sono calati ancora nel Paese fra luglio e settembre, fino al 4,8%, minimo storico negli ultimi 11 anni. Nello stesso tempo, 430.000 circa delle 454.000 persone in più entrate nel mercato del lavoro nel trimestre sono registrate come migranti, osserva il Times basandosi anche sulle analisi del National Institute of Economic and Social Research. Un elemento, scrive il giornale, che solleva “preoccupazioni sull’apparente dipendenza dell’industria britannica dalla manodopera straniera”.
Il dato sull’occupazione è positivo, osserva in effetti Jonathan Portes, del National Institute of Economic and Social Research, ma il peso della forza lavoro straniera significa anche che “una riduzione sostanziale dell’immigrazione legata alla Brexit, o a restrizioni comunque imposte dal governo, sarebbero destinate a colpire la crescita e le entrate fiscali” nel regno.