Brexiter o Alde? Beppe guarda al dopo
08 Gennaio 2017
Con un “post” sul suo blog, Beppe Grillo annuncia il ritiro dei 5 Stelle dal gruppo EFD (Europe of Freedom and Direct Democracy), dov’era con i “brexiter” di Farage, chiedendo al popolo della Rete se il nuovo approdo sarà quello di Alde, gli europeisti liberali che fanno capo a Guy Verhofstadt, nome, quest’ultimo, che circola tra i papabili alla guida del parlamento europeo. Il post ha provocato il solito terremoto, tra gli oppositori dei 5 Stelle, che non si capacitano del repentino cambio di fronte del capocomico, ma anche dentro il 5 stelle, con commenti non proprio in linea sul blog nazionale di Beppe.
La mossa di Grillo è tattica, spiega lui stesso, dicendo che ormai non ha senso stare a Bruxelles con i brexiter se si vuole portare a casa qualche risultato concreto – nel testo viene evidenziato in grassetto la parola “immigrazione” – in questo parlamento. Grillo aggiunge che si era fatto avanti anche con i Verdi europei ma la porta è rimasta chiusa. Con Alde, spiega, M5S diverrebbe il terzo gruppo del Parlamento Ue e questo darebbe al movimento più peso come “ago della bilancia”. E giù a ricordargli che con Verhofstadt c’era andato anche Monti, una domenica sotto attacco.
Ma in realtà Grillo guarda già oltre Alde: la nuova identità europea pentastellata, scrive si chiama “Direct Democracy Movement“, dunque la democrazia diretta, e come strumento per coltivarla, il web, il popolo del web, che attraverso Internet si esercita a governare. Peccato che l’Islanda ha messo in freezer l’Europa, se no Grillo e lo Studio Casaleggio avrebbe trovato una alleata in Birgitta Jónsdóttir, ex sodale di Julian Assange, che con i “Pirati” nel suo paese ha quasi rischiato di vincere le ultime elezioni. E comunque la maggior parte degli islandesi sono convinti che se fossero rimasti in Europa avrebbero fatto la fine della Grecia.
Insomma, al di là delle scelte politiche del momento – l’eventuale accordo con Verhofstadt – l’occhio di Grillo resta puntato sul futuro, magari pensando a qualche evoluzione dell’EFD in chiave DDM, una volta che gli ex alleati dell’Ukip saranno usciti insieme alla Gran Bretagna dalla Ue. Il divorzio non è finito in un reciproco scambio di insulti, anzi, sembra consensuale, con Farage, il leader dello Ukip, che definisce “illogica” l’eventuale alleanza con Alde di M5S, ma aggiunge, “Sono stato in contatto con Beppe Grillo e mi sono congratulato con lui per la sua posizione sempre più dura sull’euro e sull’immigrazione”. Grillo punta a qualcosa di nuovo in Europa. Ma qual è l’Europa dei 5 Stelle?