Brindisi si ferma per Melissa, Vantaggiato aveva altre bombe
19 Maggio 2013
di redazione
Brindisi si ferma per ricordare Melissa Bassi, la studentessa uccisa un anno fa da un ordigno sistemato da Giovanni Vantaggiato, reo confesso, davanti alla scuola Morvillo-Falcone. La bomba fece altri nove feriti tra studenti e passanti. Alla manifestazione in memoria di Melissa hanno partecipato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, e quello dei beni culturali, Massimo Bray. Indossavano la maglietta "Io non ho paura", scelta come simbolo della giornata dai ragazzi brindisini.
Un mazzo di fiori bianchi è stato deposto davanti alla scuola. "Mai più, mai più violenza nella scuola che è un luogo sacro dove i ragazzi e le ragazze devono formare il proprio futuro", dice Bray. "I ragazzi non devono aver paura di andare a scuola, che penso sia la cosa più terribile che possa capitare, perché la scuola è un posto in cui si va ad imparare, per stare insieme agli altri, per entrare nella società", è il commento della Carrozza. Per Giovanni Vantaggiato, l’uomo che fece esplodere la bomba, la procura antimafia di Lecce ha chiesto l’ergastolo e l’isolamento per 3 anni.
Alcune delle studentesse che rimasero ferite hanno assistito al processo in Corte d’Assise a Brindisi. Anche loro indossavano una maglietta con la foto di Melissa, “Lo sapeva il destino che noi siamo più forti di lui, noi non dimentichiamo, giustizia”. Nella ricostruzione del Pm, Vantaggiato fece esplodere la bomba a distanza, alle 7.42 del mattino davanti alla scuola affollata. "Vantaggiato ha spinto il pulsante e poi è rimasto lì a godersi lo spettacolo". L’assassino, "se n’è andato solo quando è stato sicuro che l’evento delittuoso era stato compiuto". Secondo gli inquirenti, l’uomo era lucido quando compì il folle gesto criminale. "Non aveva difficoltà economiche e aveva una barca da 500mila euro che stiamo vendendo".
Durante la notte tra il 18 e il 19 maggio 2012, Vantaggiato sistema la bomba davanti alla scuola e poi se ne torna a casa. Alle sette della mattina dopo è di nuovo davanti all’istituto, il lupo gira attorno alle vittime in auto, alla fine di ferma, parcheggia, si avvicina al chiosco e spinge il pulsante. Subito dopo si allontana ma saranno le telecamere a circuito chiuso del chiosco a incastrarlo. "Vantaggiato sapeva bene che era un flusso di persone incontrollabile. È la prova provata che voleva uccidere, non Melissa, Vanessa. Ma qualunque persona". La strage, secondo i Pm, "ha avuto come effetto di intimidire il paese". "Aveva predisposto un altro attentato", dopo il suo arresto sono stati ritrovati altri tre ordigni, due dei quali uguali a quello che uccise Melissa.