Britaly? Oh yes! Liz Truss ha rassegnato le dimissioni
20 Ottobre 2022
Dopo un mese difficile, Liz Truss ha rassegnato le dimissioni. Salita al vertice dei Tory, quindi diventata primo ministro britannico, non ha retto il confronto con Thatcher, a cui tanti l’avevano paragonata.
Il traballante governo di Liz Truss
Liz Truss era arrivata a Downing Street dopo le dimissioni di Boris Johnson. Battuto Sunak, le aspettative erano alte. Poi il disastro. Il cancelliere dello scacchiere, Kwasi Kwarteng, ha preparato una riforma fiscale e un pacchetto di aiuti per il faro energia che ha fatto collassare i mercati.
“The lady’s not for turning” aveva detto Margareth Thatcher. Truss, invece, tra un balbettio in pubblico e l’altro, ha dovuto fare un’inversione a U. Kwarteng si è dimesso, sostituito da Jeremy Hunt che ha provato a salvare il salvabile. Nel frattempo i laburisti, guidati da Starmer, hanno guadagnato un vantaggio nei sondaggi di ben 28 punti percentuali.
Le dimissioni dal governo e il futuro della Gran Bretagna
Oggi, dopo un’ora e mezza di colloquio con i vertici del Partito Conservatore, si è dimessa. Quello di Liz Truss è governo più breve della storia del Regno Unito. È durato appena 44 giorni dall’insediamento. Un percorso molto italiano e distante dalla tradizione britannica, come ha ricordato oggi l’Economist.
Anche in Gran Bretagna si fa strada l’ipotesi delle elezioni anticipate. Ad ogni modo, l’ipotesi più probabile è che ci sia un altro conservatore a succedere a “lattuce Truss”, forse proprio Boris Johnson. Fintantoché non sarà chiara la prospettiva, rimarrà a Downing Street. Una cosa è certa: Liz Truss non è stata all’altezza della gloriosa storia dei Tory.