"Quando si parla di scorporare una
società privata quotata in borsa i risultati sono sempre
negativi e su Telecom siamo di fronte a un vero e proprio
disprezzo del mercato da regime sovietico". Questo l'attacco lanciato dall'eurodeputato azzurro, Renato Brunetta, sulla vicenda Telecom e sull'idea di separare
la rete infrastrutturale dai servizi.
"Quando ministri
dell'esecutivo, come Gentiloni, parlano di scorporo di pezzi di
proprietà privata - tuona durante la presentazione alla Camera del
XV manuale di conversazione politica titolo "Televisione e
Politica"- dimostrano di essere fuori da ogni logica di mercato. Evidentemente è un vizietto di certa politica che
persiste, o meglio sono dichiarazioni da regime sovietico. Quando il mercato si deprime, c'è
sempre qualcuno che ne approfitta, in questo caso sono le
banche, ma da quando in qua- conclude l'economista di Forza Italia - le banche
fanno concorrenza alle imprese?"
Brunetta ha presentato un'interrogazione al Parlamento europeo, accusando il governo Prodi di market abuse su Telecom.