Brunetta: “Non mi pento affatto delle mie parole. Non sono un ipocrita”
20 Settembre 2009
di redazione
"Non sono un ipocrita, non mi scuso per i toni che ho usato: se i giornalini o i giornaloni si attaccano a una battuta ironica fatta in romanesco facciano pure, nel merito di quello che ho detto non ho ricevuto nessuna obiezione". Torna sulle polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni di ieri il ministro Renato Brunetta, nel corso della trasmissione radiofonica "Il Brunetta della domenica" di Rtl.
"I benpensanti dicono che ho usato toni forti, ma qui è in gioco la democrazia", aggiunge. E spiega: "Io ho fatto un identikit delle èlites parassitarie che si appoggiano alla sinistra e che vogliono far cadere un governo democraticamente eletto. Non chiedetemi i nomi: la domanda la giro a voi, pubblica opinione e giornalisti, basta cercare sulle pagine dei giornali negli ultimi cinque mesi". E a Dario Franceschini, che aveva commentato le dichiarazioni sulla "sinistra per male" con una battuta ("l’unica brunetta che rispetto è quella dei ‘Ricchi e Poveri’"), il ministro della Pubblica amministrazione risponde: "Mi turba il commento di Franceschini, invece di interrogarsi sulla sinistra e le èlites parassitarie risponde con un commento da vero intellettuale, dobbiamo farcene una ragione".