Brunetta rilancia la “Giustizia digitale”, obiettivo da centrare entro il 2012
10 Maggio 2011
La Giustizia digitale è un obiettivo per cui Brunetta non vuole più aspettare. Per questo ha fatto sapere che nel giro una settimana lancerà una ‘short list’ che prevede la “digitalizzazione” di 20 tribunali ogni due settimane allo scopo di cestinare le tonnellate di scartoffie che appesantiscono gli scaffali dei palazzi di giustizia.
Così, mentre nella giornata dedicata alla vittime del terrorismo il dibattito politico s’inerpicava sull’eroismo delle toghe, con l’esortazione del Presidente della Repubblica Napolitano a una maggiore consapevolezza dell’onore che si deve alla magistratura, e l’invito del premier Berlusconi a inchinarsi di fronte a chi ha dato la vita per la giustizia nel nostro Paese, il ministro della Pubblica amministrazione è andato subito al sodo: “La cosa migliore è rendere onore alle vittime e giustizia ai cittadini e al Paese che ha diritto di giustizia efficace e veloce”. Mettendo da parte ogni retorica, in occasione della sua visita inaugurale al Forum P.A. 2011 alla Nuova Fiera di Roma, Brunetta ha fatto il punto sul ‘Piano straordinario per la Giustizia Digitale’ annunciato a marzo insieme al Guardasigilli Alfano.
La prima mossa per rimettere in sesto gli uffici giudiziari è l’implementazione della giustizia on line attraverso la progressiva informatizzazione dei tribunali italiani. La riforma, che riguarda 477 palazzi di giustizia, prevede la completa digitalizzazione dei documenti e delle notifiche che, d’ora in poi, dovranno viaggiare in internet invece che nella tradizionale forma cartacea. Il ministro ha riferito che “l’implementazione della giustizia digitale riguarderà 40 tribunali al mese”, precisando che “metà del lavoro sarà fatto entro quest’anno e l’altra metà nel prossimo”. La maggior parte degli uffici hanno aderito all’iniziativa congiunta dei due ministri (i tribunali già operativi sono quello di Milano, Torino e la Corte d’Appello di Venezia) anche se, per il momento, nove di questi non aderiranno. Per questo Brunetta si è ripromesso di convincerli nel più breve tempo possibile. Dunque, le prime 20 installazioni dei sistemi di notifica, di gestione documentale degli atti e di gestione on line dei pagamenti del Contributo Unificato Giustizia presso gli Uffici giudiziari più piccoli, saranno effettuate a partire dalla seconda metà di maggio.
Ma il ministro non si è soffermato solo su questo tema e, nel fare un bilancio complessivo di quanto il suo dicastero è riuscito a fare in tre anni di attività attraverso la riforma della Pubblica amministrazione, ha parlato anche di scuola. “Da oggi tutti gli istituti scolastici potranno prenotarsi per l’installazione del wi-fi”. La novità più rilevante è l’estensione della rete dalle segreterie e dalle presidenze delle scuole alle aule e, quindi, agli studenti. Le scuole che fino ad ora si sono prenotate per avere il kit wi-fi sono 800 e l’investimento pubblico stanziato per la prima fase è di 5 milioni di euro. Una parte della copertura dovrà essere garantita anche dalle Regioni. “Il mio sogno”, ha detto Brunetta, “è quello di dare il kit per tutti i bambini delle scuole elementari”.
Novità anche per i dipendenti del pubblico impiego, per i quali è in arrivo una nuovo tesserino elettronico per rimpiazzare quello vecchio di colore verde. Una carta che potrà essere usata per una serie di servizi digitali e convenzioni: accesso al posto di lavoro, mensa, buoni pasto e facilitazioni sui trasporti fino ad arrivare alla sostituzione della carta d’identità valida per l’estero.
Infine ha passato in rassegna i i colpi messi a segno nella lotta ai “fannulloni”, con la riduzione del 33% dell’assenteismo: “La gente ha capito che si faceva sul serio e che si poteva cambiare con risultati immediati”. Segno che dove non ci sono giochi politici di palazzo e tutela di interessi di categoria i passi in avanti sono possibili.