Buona la prima per la Apple post-Jobs: da Cook tante idee e l’iPhone 4s

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Buona la prima per la Apple post-Jobs: da Cook tante idee e l’iPhone 4s

05 Ottobre 2011

L’esordio del nuovo Ceo di Apple, Tim Cook, è finalmente giunto. E insieme a lui sono arrivate, dal palco montato nel quartier generale di Cupertino, tante novità riguardanti i prodotti. Prima tra tutte, il lancio di iPhone 4s, una versione rivista e potenziata del mela fonino attualmente in commercio. Tutto per il meglio quindi, malgrado l’assenza non di qualcuno ma piuttosto di qualcosa.

Per il momento focalizziamo l’attenzione sulle new entry. Dopo tanto rumore non c’è il nulla ma neanche l’iPhone5. Cook, che ha preso le redini della Mela dopo il ‘congedò di Steve Jobs costretto all’allontanamento per le precarie condizioni di salute, ha annunciato il nuovo iOs5, evidenziando peraltro la diffusione del sistema operativo Lion, che pare abbia raggiunto una quota del 23% tra gli utenti PC.

I numeri in crescita delle casa della Mela hanno coinvolto pure l’ormai sorpassato iPhone 4, che ha fatto segnare una percentuale di crescita del 125. Per proseguire sulla strada intrapresa Apple ha puntato, in maniera più evidente che in passato sulla tecnologia, con un sensore fotografico da 8 megapixel e l’introduzione di un nuovo processore, l’A5, già utilizzato sul tablet iPad. Inoltre l’autonomia dovrebbe aumentare a 8 ore in con il collegamento 3G attivato, 14 ore in 2G e 10 ore fruendo dei file multimediali.

Ciliegina sulla torta, il sistema Siri. Si tratta di un sistema di controllo vocale delle funzioni, attraverso cui si potrà “dialogare”  con il telefono, chiedendogli consigli pratici come le previsioni meteo o l’ubicazione di un’attività commerciale. Appetibili i prezzi, il melafonino sarà acquistabile (negli Usa) dal 14 ottobre, con prezzi da 199 a 399 dollari (con abbonamento di due anni) per le versioni da 16 a 64 giga.

Ma non è tutto. Sono stati sciorinati tutti numeri che decretano il successo della Mela nel mondo: negli USA un PC su quattro lo fa la Apple. 300 milioni di iPod venduti in tutto il mondo. 16 miliardi di canzoni scaricate da iTunes, 18 miliardi le app, una fetta di mercato sui tablet del 75% e ancora IOS 5, scaricabile gratis dal 12 ottobre. Senza dimenticare iMessage, l’analogo Apple al BBM di BlackBerry , poi Newsstand (un iBook Store per quotidiani e periodici). La sorpresa di PC Free, grazie a cui gli aggiornamenti arriveranno wireless e non servirà più collegarsi ad un pc. Quindi iCloud, con cui la musica comprata su iTunes si scaricherà su tutti i device.

Insomma, rispetto al passato la discontinuità c’è e si vede. Più spazio ai contenuti e al vero core della Apple, l’innovazione. Per una volta pecche evidenti, nelle novità, non ce ne sono e l’attenzione è stata proprio per i prodotti e non per il presentatore. Cook si è mosso bene, ha lasciato spazio ai collaboratori e non è sembrato prevaricasse gli altri. Hanno sfilato infatti i pezzi grossi di Apple: Scott Forstall, Eddie Cue e Phil Schiller. A ognuno il compito di mostrare le innovazioni arrivate dal suo dipartimento.

Proprio qui sta la mancanza citata all’inizio: a fronte dei tanti pro è mancata la magia di Steve Jobs, del guru, senza cui gli adepti Apple rischiano di perdersi. In un mare di contenuti. E non di marketing.