Bush-Clinton-Bush-Clinton…che noia!

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Bush-Clinton-Bush-Clinton…che noia!

08 Ottobre 2007

Hillary prende il largo (gli ultimi sondaggi la danno al 53 per cento dei consensi democratici) e una nuova puntata della rotazione Clinton-Bush sembra sempre più vicina. La cosa non piace affatto a Peggy Noonan. (E francamente, neanche a noi). La graffiante editorialista del Wall Street Journal e già ghost writer di Ronald Reagan (bellissima la sua biografia del 40.mo presidente When Character Was King) ha scritto un pezzo alla sua maniera sul WSJ del 5 ottobre. Per la Noonan la democrazia americana rischia di entrare in trance. Il successo di Hillary oggi, di Bush jr ieri dipende dalla “natura della politica attuale”. La denuncia della scrittrice è sferzante: “Una famiglia politica ottiene alleati, sostenitori, affiliati. Più grande è il governo, più alleati possono essere premiati, tenendoli così vicini a sé. Il tuo destino diventa il loro. I membri della corte ne assumono altri e il denaro passa da persona a persona”.

 Per la Noonan, i soldi sono determinanti in questo circolo vizioso “perché il potere costa”. Secondo caposaldo del sistema “è la parola winner, vincente”. E i Bush e i Clinton lo sono. I primi, secondo Peggy Noonan, sono ben inseriti nel sistema di raccolta dei finanziamenti nel campo repubblicano, i secondi in quello democratico. Cambiano i personaggi, ma le dinamiche sono le stesse. “Entrambe i gruppi”, prosegue, “sono sempre pronti a scendere in campo ad ogni elezione. Sono delle macchine”. Il fondo della Noonan si conclude con una domanda pungente rivolta agli americani: “Questo senso di inevitabilità è davvero positivo per la nostra democrazia?”.