“Bush, il più cattolico dei presidenti Usa”
19 Giugno 2007
di redazione
Intervista a Michael Novak
di Bernd Bergmann
Durante il suo viaggio in Europa, il presidente Bush ha incontrato Benedetto XVI. E’ ben noto che sia il presidente che il popolo americano hanno una grande stima del Papa. Ma perché Bush è un così grande ammiratore del Papa? E perché la Chiesa cattolica riesce sempre di più a stabilirsi al centro della cultura americana? Ne parliamo con il professore Michael Novak, filosofo, teologo e massimo esperto della Chiesa cattolica negli Usa: è stato ambasciatore degli Stati Uniti presso la Commissione dei Diritti Umani a Ginevra e presso la Conferenza sulla Sicurezza e Cooperazione in Europa; ha insegnato presso varie università americane tra cui Harvard, Stanford, Syracuse e Notre Dame; ha avuto un rapporto molto stretto con Giovanni Paolo II. Attualmente è uno degli studiosi di spicco dell’American Enterprise Institute a Washington.
In che stato si trova, oggi, la Chiesa cattolica negli Stati Uniti?
C’è una graduale crescita del cattolicesimo negli Stati Uniti anche perché molti artisti, scrittori e intellettuali si sono convertiti. Io li chiamo “i convertiti di Giovanni Paolo II” perché il suo impegno nel mondo ha messo in luce la diversità della cultura cattolica, una cultura che attraversa tanti secoli e comunità. La sua attivit%C3