Calabria. Convalidati i fermi per tentato omicidio di Cristian Galati

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Calabria. Convalidati i fermi per tentato omicidio di Cristian Galati

05 Gennaio 2009

Santino Accetta, 32 anni, Pietro Mazzotta ed Emanuele Caruso, entrambi di 20 anni, restano in carcere con la pesante accusa di aver sequestrato, picchiato, cosparso di liquido infiammabile ed aver dato fuoco a Cristian Galati, il 24enne di Filadelfia rimasto gravemente ferito la notte del 31 dicembre, a Capodanno.

La decisione arriva dal Gip del tribunale di Lamezia Terme, Francesca Gomes de Ayala, che oggi ha interrogato i tre nell’aula del tribunale di Lamezia per oltre 6 ore per l’udienza di convalida del fermo emesso il 2 scorso dal pm Alessandra Ruberto.

Da quanto si è appreso da fonti giudiziarie, Mazzotta e Caruso, ritenuti i responsabili materiali dell’esecuzione, avrebbe confermato la confessione già resa davanti al Pm in fase di fermo. Santino Accetta, l’unico dei tre con precedenti penali e proprietario dell’autovettura che Cristian Galati avrebbe bruciato nei mesi scorsi, ha detto di non sapere nulla di quanto avvenuto quella sera e di essere estraneo hai fatti contestati, facendo capire di essere in possesso di un alibi che proverebbe che quella notte lui non era con Caruso e Mazzotta.

La sua versione però non è stata ritenuta veritiera dal Gip del tribunale lametino, che ha deciso anche per lui la convalida del fermo. Cristian Galati, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato picchiato e dato alle fiamme per vendetta dopo l’incendio di un’autovettura avvenuto a Filadelfia qualche mese prima. Il giovane, che ora si trova ricoverato a Bari in gravissime condizioni, è il fratello di Valentino, scomparso due anni fa per un caso di "lupara bianca".

Gli inquirenti sospettano che il fratello di Cristian sia stato ucciso ed il cadavere occultato, in quanto sospettato di avere una relazione con la donna di un boss della zona.