Calabrò: “Libertà e responsabilità, la lezione di Sant’Agostino”

Per tutto agosto, l’Occidentale suggerisce un libro al giorno da portare sotto l’ombrellone. In vacanza, per chi può, o magari da sfogliare a casa la sera per chi resta in città. Romanzi o saggi, leggeri o più impegnativi, consigliati agli under 25 (e non solo) dai ministri e dai parlamentari di Ncd.

Oggi tocca all’onorevole Raffaele Calabrò, che suggerisce come lettura estiva "Le Confessioni di Sant’Agostino. Perché è una analisi necessaria a chi vuol crescere coltivando libertà e senso di responsabilità".

IL LIBRO: Le Confessioni, testo latino dell’edizione Maurina, San Paolo Edizioni 2001. A cura di G. Vigini. Dalla quarta di copertina: "Non sono molti gli autori della letteratura cristiana antica che, come Agostino, possono vantare anche oggi un seguito così largo e fecondo. Ancora oggi alcune sue opere continuano ad esercitare un particolare richiamo, per il dono che hanno di saper sempre parlare in modo nuovo all’intelletto e al cuore. Nel novero di tali scritti ci sono indubbiamente Le Confessioni: un libro di grande intensità spirituale e umana". L’opera, a metà tra autobiografia e saggio filosofico – una "autobiografia dell’anima – di sconcertante modernità, risale al 397 o 398 dopo Cristo. 

L’AUTORE: Aurelio Agostino d’Ippona (354-430) è stato uno dei Padri della Chiesa. Fu vescovo, teologo e filosofo del mondo latino. Nelle Confessioni racconta il suo viaggio personale, umano e spirituale, da membro della intellighenzia politeista della antica Roma a devoto cristiano. I fallimenti nella vita privata, in quella sentimentale, nei suoi stessi esiti morali, si rovesciano nella salvezza trovata in Cristo, in una epifania frutto e forza della sua conversione. 

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