Calais: Giungla chiusa, via 1500 minori
02 Novembre 2016
La “giungla” di Calais, il campo migranti nel nord della Francia, è stata chiusa. Anche gli ultimi 1.500 minori rimasti nei container del campo sono stati evacuati in pullman, verso centri di accoglienza individuati dalle autorità francesi. I minori sono stati accompagnati da funzionari del ministero dell’Interno francese e britannico, accompagnatori e interpreti.
Secondo il Daily Telegraph, circa 700 minori avrebbero comunque ottenuto il via libera di Londra al ricongiungimento alle famiglie dall’altra parte della Manica (altri 308 erano già partiti la scorsa settimana). Gli altri potranno chiedere asilo in Francia o raggiungere un altro paese europeo. Nel centro “Jules-Ferry”, nella ex Giungla, rimangono solo 400 donne e bambini.
In due settimane sono state sgombrate e indirizzate verso i centri di accoglienza oltre 6.000 persone, oltre ai 1.500 minori di ieri; le ruspe hanno buttato giù tutto, tende e roulotte, ma le ONG sono convinte che i migranti torneranno. Sarebbero un migliaio i migranti che vagano nella zona e che intendono ancora attraversare la Manica, magari in canoa, come dicono notizie non riscontrate.
Per il presidente Francois Hollande, impegnato in un’ardua campagna elettorale, la Giungla di Calais “sarà controllata e nessuno potrà più raggiungerla”. La Gran Bretagna ha costruito un muro anti-migranti per bloccarne l’accesso al porto, struttura che dovrebbe essere completata entro l’anno. Hollande ha anche promesso lo sgombero di un’altra tendopoli nel nord di Parigi, dove vivono oltre duemila persone, senza assistenza.