Calcio. Robinho arrestato per aggressione sessuale
28 Gennaio 2009
di Sara Panella
Nega ogni coinvolgimento il calciatore superstar del Brasile e del Manchester City, Robinho, riguardo accuse di aggressione a sfondo sessuale e conseguente arresto riportate dai media britannici. L’arresto, secondo le notizie diffuse, sarebbe stato legato all’aggressione a sfondo sessuale di una ragazza di 18 anni, circa due settimane fa in una discoteca di Leeds, nel nord dell’Inghilterra.
Il calciatore risponde a quanto riportato dai media con una dichiarazione pubblicata oggi sul suo sito Internet in cui respinge le accuse e si dice disponibile a collaborare con la Polizia. "Possiamo confermare che Robinho ha avuto un incontro con la polizia relativo alle indagini", si legge nella dichiarazione a firma del portavoce del calciatore, Chris Nathaniel.
"Robinho respinge categoricamente ogni accusa – continua la nota – ed è disponibile a collaborare con la Polizia". Il portavoce di Robinho, Chris Nathaniel, ha poi precisato che il fermo del calciatore, poi rimosso su cauzione, era stato precedentemente concordato con le autorità.
Robinho, arrivato al Manchester City dal Real Madrid lo scorso settembre per 35 milioni di euro, era rientrato sabato dal Brasile dopo una fuga precipitosa dal ritiro del Tenerife.
Inizialmente si era pensato a un gesto di protesta contro la società per il mancato acquisto dell’amico Kakà. Ma era stato lo stesso giocatore a spiegare che era dovuto rientrare in patria "per motivi strettamente personali".
Una giustificazione che non è comunque bastata a Mark Hughes, manager dei Citizens, che al suo ritorno ha multato il nazionale brasiliano trattenendogli due settimane di stipendio (più di 350mila euro). Robinho è atteso in campo mercoledì sera per la gara di campionato contro il Newcastle. "Robinho si è allenato regolarmente e dovrebbe giocare", ha confermato un portavoce del club.