Calderoli, Kyenge un orango. Inaccettabile quanto il “porcellum”
14 Luglio 2013
di redazione
Tutti contro Calderoli, che se lo merita, dopo aver paragonato il ministro Kyenge a un orango. Laura Boldrini le definisce parole "volgari e incivili", Enrico Letta "inaccettabili e oltre ogni limite", Alfano "ingiustificabili", Epifani "non dovrebbero essere neanche pensate", Vendola "indegne per chi rappresenta il Senato". In molti, chiedono le dimissioni del parlamentare leghista in preda alla borghezite, che intanto si scusa con la diretta interessata. Ma è troppo tardi, il danno è fatto. Ripetiamo, Calderoli se l’è cercata e insultare in questo modo un ministro della Repubblica vuol dire farsi il vuoto attorno, esporsi come fa spesso la Lega all’accusa di razzismo, un esercizio di cui forse il politico leghista va fiero. Ci si permetta però solo una considerazione sui doppi standard della politica italiana. Fatevi un giro su Google immagini digitando la parola Calderoli. Troverete un fior da fiore di immagini che dipingono Calderoli come un maiale, il "Gran suino padano". A quanto ci risulta, nessuno si è mai accalorato molto su queste offese né ha espresso automatica solidarietà al tribuno leghista. Ad ogni modo meglio lasciar perdere la fattoria degli animali.