Caldoro a Frascati discute della messa in sicurezza dei conti della Campania
12 Settembre 2012
di redazione
Il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, è intervenuto ieri alla VII edizione della Summer School di Frascati, la scuola di alta formazione politica organizzata dalle fondazioni Magna Carta e Italia Protagonista per presentare l’e-Book "L’euro: se va bene, andrà peggio". Hanno partecipato al dibattito anche Renato Brunetta, l’on. Natale D’Amico e il prof. Francesco Forte. Al centro dell’attenzione del governatore, il tema della messa in sicurezza dei conti delle regioni e, in particolare, della regione Campania.
Alla luce dei danni inenarrabili che una protratta spesa pubblica incontrollata ha provocato, Caldoro è intervenuto assumendo una posizione critica nei confronti dei provvedimenti adottati per far fronte a tale problema. In particolare, ha lamentato la mancata analisi della distribuzione dei costi e della struttura della spesa pubblica e come questo abbia portato ad una mera limitazione della spesa a discapito anche dei servizi garantiti. "Inutile precisare – ha detto Caldoro – che la regione Campania deve far fronte a grandi esigenze di tipo sociale e queste limitazioni impediscono di garantire i servizi e di migliorarli qualitativamente".
D’altra parte, come ha sottolineato il governatore, l’imposizione della limitazione di spesa ha creato delle forti differenze anche tra quelle regioni che riescono autonomamente a far fronte alla spesa e quelle che, invece, non ci riescono. Le prime, incassando più di quanto possono spendere, hanno creato forti accumuli di ricchezza; le regioni che hanno necessità di spendere più del tetto di cassa imposto, devono al contrario creare debiti commerciali che, con lo scadere dell’anno, si trasformano in debito pubblico che grava sui cittadini. Questo crea anche un forte gap tra il sistema regione ed il sistema stato.
Con una analisi lucida e concreta, Caldoro ha dunque evidenziato la necessità di dover indirizzare la spesa pubblica al fine di produrre servizi qualitativamente migliori, poiché "non è possibile una crescita senza produttività. La Campania è una regione che ha bisogno di equilibri e di migliorare la qualità della spesa. Tuttavia è necessario che sia lo Stato italiano in primis a dare una forte risposta di tipo riformista che sarebbe sicuramente più auspicabile dell’imposizione di regole stringenti", chiosa.
Conclusosi il dibattito, il presidente Caldoro si è soffermato con i partecipanti della Summer School anche sui temi sociali, politici ed economici che attanagliano la Campania, illustrandone con chiarezza i nodi cruciali, strettamente connessi a un argomento annoso come la spesa pubblica. Insomma, c’è un modello che deve essere ridiscusso tenendo conto delle peculiarità e dei problemi della regione.
Luca Palumbo
Raffaele Minicozzi
Fabrizio Formicola
Manuia De Cecco