Caldoro-Emiliano: un asse trasversale per il Sud
31 Luglio 2010
“La Puglia e la Campania, Bari e Napoli, possono fare molte cose insieme. Tanti sono i temi di collaborazione che ci legano nell’interesse dei cittadini”. Su questo si sono mostrati assolutamente d’accordo Stefano Caldoro, Governatore della Regione Campania e Michele Emiliano, Sindaco di Bari, intervenuti a “Gli incontri del Melograno” per parlare di uno dei temi più attuali del momento “Che cosa è il federalismo per il Sud?”.
La calda e piacevole serata estiva nella corte esterna del Melograno, che ospita la manifestazione, anche in questo secondo appuntamento ha visto un pubblico numeroso e partecipe. Il direttore dell’Occidentale, Giancarlo Loquenzi, ha subito chiesto all’onorevole Caldoro alcune domande sull’attuale crisi di Governo. “Il Popolo della Libertà è un movimento politico molto giovane e sono convinto che ci sia ancora spazio per affrontare la crisi”, ha risposto il Governatore.
Dopo essersi complimentato con Caldoro per aver condotto con fair play la vicenda Cosentino, il Sindaco Emiliano ha affermato che il Pd teme un’eventuale caduta del Governo perché non ha avviato una riflessione in tal senso per un’adeguata alternativa. “Dobbiamo avere il coraggio di vedere i nostri limiti”, ha proseguito. “La tattica è importante, ma la strategia lo è ancora di più. Credo che Berlusconi è solo tattico, ha un modello per vincere ma non uno per governare. Se riuscisse a farci capire che vuole il Paese, forse potremmo anche aprirci al dialogo”.
Non poteva mancare un passaggio sulla decisione del Ministro dell’Economia Tremonti di non firmare il Piano di rientro sanitario pugliese per cui la Puglia è stata paragonata alla Grecia. “Quale amministratore del sud”, ha ribadito Emiliano, “sono indignato per lo strappo voluto da Tremonti e considero il confronto con la Grecia una dichiarazione devastante. Penso sia necessaria una mobilitazione degli amministratori locali del Sud per rispondere a questi attacchi”. Per Caldoro invece si tratta di una polemica inutile. “Al Sud abbiamo gli stessi indicatori economici della Grecia”, ha detto. “Il problema è che l’Europa si è mobilitata anche attraverso i trattati per salvare la Grecia ma non fa altrettanto per salvare il nostro Mezzogiorno".
Si è quindi discusso di federalismo al Sud. “Fa bene o fa male?”, ha chiesto Loquenzi ai suoi ospiti. “Non esiste la parola federalismo nella nostra Costituzione”, la risposta di Emiliano. “Piuttosto che di federalismo si deve parlare di autonomia degli Enti locali che devono avere proprie leve fiscali. Adesso siamo nella fase più delicata e forse il federalismo è una delle ragioni per cui il Governo si sta frantumando sotto i nostri occhi. Personalmente sono convinto che la partita si giocherà alla Corte Costituzionale”.
Diversa l’opinione di Caldoro. “Il federalismo è una grande sfida per il Sud. Quello che interessa al cittadino è l’equilibrio dei poteri che non sempre è stato garantito in questo Paese. Al contrario, spesso abbiamo assistito ad una sovrapposizione. Mi convince invece il sistema americano”. Caldoro ha fatto l’esempio della cosiddetta mobilità passiva, che costa caro al nostro Mezzogiorno. “Formiamo i giovani che poi vanno via perché da noi non trovano lavoro. Quindi sosteniamo un costo per la loro formazione, ma poi la ricchezza viene costruita fuori dal Paese”. Il “duetto” è finito con il Sindaco di Bari che ha riconosciuto nella Campania e in Napoli la capitale morale del Sud.
“Gli incontri del Melograno”, organizzati dalla Fondazione Magna Carta, proseguono fino al 22 agosto con altri importanti appuntamenti sui temi principali della vita sociale del nostro Paese.