California, ennesimo rave party finito in tragedia: si temono 40 morti

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California, ennesimo rave party finito in tragedia: si temono 40 morti

04 Dicembre 2016

Nel capannone era in corso il concerto di un gruppo di musica elettronica, i Golden Donna, a cui stavano assistendo tra cinquanta e cento persone. Tra loro, fa sapere la polizia, c’erano diversi stranieri. Il bilancio dell’incendio rischia di aggravarsi fino a 40 morti. Lo hanno detto le autorità locali durante una conferenza stampa. “Siamo pronti al terribile scenario di una strage”, ha riferito il sergente J.D. Nelson dell’ufficio dello sceriffo della contea di Alameda, citando il coroner e aggiungendo che finora non è stato rimosso alcun corpo.

Una parte dell’edificio resta ancora da ispezionare. Nella contea sorge quello che in realtà era una sorta di deposito, un magazzino di due piani trasformato in studio musicale, dove è divampato l’incendio. Le fiamme si sono sviluppate alle 23.30 locali e sono state domate solo nelle prime ore del mattino. Pareti in fiamme, fumo dappertutto, vie di fuga ostruite. Il beat elettronico sommerso, prima del silenzio, dalle pulsazioni impazzite di cuori terrorizzati. Fino al crollo del soffitto, a coprire di detriti e rottami i corpi di quanti restano prigionieri dell’inferno. E’ lo spaventoso epilogo di un rave party in un capannone di Oakland, nella Bay Area di San Francisco, California.

Le autorità non si esprimono sulle possibili cause dell’incendio. Ma la descrizione che del luogo e delle sue caratteristiche fa il capo del dipartimento dei vigili del fuoco di Oakland, Teresa Deloach-Reed, è come lo schema di una trappola. La struttura non era dotata di sistemi antincendio ed era priva di autorizzazioni. Ad aggravare il quadro, prosegue l’analisi dell’ufficiale, il capannone era pieno di mobili, manichini e statue, affastellati a creare come un labirinto.