California: il vento cambia, gli incendi no
28 Ottobre 2007
di redazione
I forti venti che hanno portato le fiamme su oltre mezzo milione di acri di terreno stanno affievolendosi, c’è perfino stata una debole pioggia a coadiuvare il lavoro dei pompieri, ma ora le previsioni dicono che ci si deve aspettare il ritorno di una brezza calda e di un’atmosfera secca e asciutta.
“Siamo ancora cautamente ottimisti”, ha detto al Guardian Chris Caswell, portavoce dei vigili del fuoco della “Contea delle Arance”. Intanto il governatore della California, Arnold Schwarzenegger ha fatto visita ad un posto di comando nel Canyon di Santiago, annunciando aiuti per le famiglie che hanno perso la casa e consistenti taglie sui i piromani responsabili per l’accaduto.
Ma “Scharwzie”, ha anche rilasciato dichiarazioni che hanno sollevato qualche polemica tra gli americani, “ci sono che dovremmo migliorare e credo che questo è ciò faremo…perché un disastro di questo genere può motivare le persone a lavorare insieme”.
Il fuoco ha finora bruciato circa 1.800 abitazioni, e ha mietuto finora 12 vittime, inclusi alcuni immigrati messicani clandestini. Almeno 4.400 persone sono state fatto accomodare all’interno di case prefabbricate.
C’è chi, come il professore di Geologia Richard Minnich all’università della California, lascia intendere che questi incendi rendono futili le politiche governative: “La California ha perso 1.5 milioni di acri di terreno negli ultimi 4 anni”-spiega il professore- “quand’è che dichiareremo fallimentari le politiche governative”?
Intanto le previsioni del tempo parlano di un possibile ritorno al clima arido che ha aiutato gli incendi a divampare.