Cambi. L’euro ancora in calo: si mantiene intorno a quota 1,22 sul dollaro

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Cambi. L’euro ancora in calo: si mantiene intorno a quota 1,22 sul dollaro

19 Maggio 2010

Non si ferma la caduta dell’euro che, all’apertura delle piazze europee, si attesta sotto 1,22 dollari, ai nuovi minimi da quattro anni. Euro sempre debole rispetto al dollaro anche in apertura dei mercati europei: sebbene in lieve recupero, al momento la divisa unica europea è scambiata a 1,2196 sul biglietto verde e 112,21 contro lo yen.

I valori segnati dall’euro sul dollaro sono i minimi dal 17 aprile 2006, in scia alla stretta alle vendite allo scoperto e ai credit default swap ‘naked’ deciso in Germania su alcuni titoli di stato europei e sui primi dieci gruppi bancari e assicurativi tedeschi, negli sforzi a tutela della stabilità finanziaria. Il mercato si chiede se la crisi non sia più grave di quanto immaginato e se la mossa tedesca sarà seguita o meno da altri paesi.

Non tranquillizzano le dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel che aprendo stamattina al Bundestag il dibattito sul pacchetto anticrisi europeo, ha affermato che "l’euro è in pericolo" e se la valuta unica "dovesse fallire, allora fallisce anche l’Europa". La crisi dell’euro – ha aggiunto – "è la prova più difficile per l’Europa", ha detto Merkel, la cui richiesta è che ai Paesi "notoriamente" in violazione delle regole sul deficit pubblico venga "tolto in via temporanea il diritto di voto" in sede europea.

La valuta unica frena intanto anche contro lo yen, muovendo per ora nella parte centrale di quota 111, a 111,56, oltre tre punti in meno di quanto registrato ieri a Tokyo. Il biglietto verde si rafforza sulla divisa nipponica, portandosi a 91,86 yen.

Intanto, è partita molto pesante la seduta dei mercati azionari europei, con cali diffusi e in diversi casi superiori al 2%. L’indice Stxe 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede un punto percentuale e mezzo, con forti vendite sui titoli delle materie prime, delle auto e delle banche. Sulle piazze finanziarie europee pesano diversi fattori: il calo dei prezzi delle scorte e la debolezza dell’euro ma, secondo alcuni operatori, anche le ultime mosse dei governi europei, dalla stretta decisa a livello continentale sugli hedge fund alle mosse della Germania per una tassazione sulle transazioni finanziarie e l’introduzione dei primi divieti di vendite allo scoperto.

Di seguito, l’avvio degli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra -1,62% – Parigi -2,19% – Francoforte -1,35% – Madrid -2,60% – Milano -2,35% – Amsterdam -1,80% – Stoccolma -1,49% – Zurigo -1,00%