Camera. Cosentino: “Persecuzione dei giudici”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Camera. Cosentino: “Persecuzione dei giudici”

18 Novembre 2009

"Se contro di me c’è da parte dei magistrati un fumus persecuzionis? Veramente c’è un ‘fumone di persecuzione’". Il sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, risponde così alle domande dei cronisti al termine della sua audizione davanti alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. "I magistrati non mi hanno mai voluto ascoltare – aggiunge e – sono certo questo provvedimento sarà certamente cassato nei vari gradi di giudizio". La giunta per le autorizzazioni ha ascoltato Cosentino, per il quale i magistrati campani hanno chiesto l’arresto per legami con la camorra, e ha rinviato la seduta a mercoledì prossimo. "Mercoledì si continuerà il dibattito – avverte il deputato del Pd Donatella Ferranti -, ma per noi si potrebbe anche esprimere un voto già in quella sede".

"Risulto indagato dal ’94, ma da allora non sono mai stato ascoltato dai magistrati" afferma Cosentino. "Ho chiesto agli inquirenti di essere ascoltato – prosegue il parlamentare del Pdl -, ma la procura ha scelto di andare avanti da sola. Per questo ora sono costretto a difendermi dalle accuse infamanti che mi sono state mosse. La richiesta di carcerazione nei miei confronti – sottolinea – è durata 9 mesi e, guarda caso, la ‘tagliola’ è scattata non appena si è cominciato a parlare di Regionali".

"Resto al mio posto. L’unico che può decidere sul mio destino personale, ma anche su quello della Regione Campania è Berlusconi". Poi il sottosegretario all’Economia ribadisce: "E sono sicuro che Berlusconi deciderà sentiti il territorio campano e gli eletti perché sono quelli che in prima linea combattono ogni giorno questi malgoverni della sinistra che durano da 15 anni. Ho illustrato a Berlusconi l’infondatezza delle accuse che mi sono state mosse – prosegue il politico con la delega al Cipe – e mi ha espresso ampia solidarietà".

"Da un punto di vista non tanto politico, ma umano, mi è dispiaciuto che Italo, che viene da quel territorio e che conosce bene me, la mia storia e la mia famiglia, abbia potuto dire che sta ancora valutando con una parte del gruppo se votare o meno una mozione di sfiducia contro di me". Cosentino commenta così la presa di posizione del vice capo gruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, contro di lui e a sostegno delle accuse che gli sono state mosse. "Comunque – prosegue Cosentino – non mi ha sorpreso questo intervento perché dentro la componente di Alleanza nazionale sta venendo fuori un’anima meno garantista".

"La Camera impegna il governo a invitare Cosentino a rassegnare le dimissioni da sottosegretario": è quanto prevede il dispositivo della mozione che l’Idv ha presentato alla Camera e di cui il primo firmatario è Antonio Di Pietro. L’inserimento dell’atto nel calendario dei lavori dell’aula della Camera, specifica l’ufficio stampa di Idv, verrà chiesto "subito dopo l’esito del voto sull’arresto" dell’esponente campano del Pdl nella giunta per le autorizzazioni. "A prescindere dall’eventuale responsabilità penale dell’onorevole Cosentino – si legge nel testo depositato – appare tuttavia necessario che l’Italia e le sue istituzioni siano salvaguardate nel loro prestigio e nella loro dignità. Ragioni di opportunità e di precauzione dovrebbero indurre il governo a evitare che una persona sottoposta ad indagini per così gravi delitti, espressivi di una collusione tra politica e sodalizi criminosi, in attesa di dimostrare la sua piena innocenza, possa continuare ad esercitare le proprie funzioni di governo peraltro in un ruolo così delicato, concernente tra l’altro la funzionalità del Cipe".